Categoria: Francesco Gambaro

Se dove siamo anche le seppie parlano allora parlo io e dico quando di notte tolgo le calze e le sento respirare come foglie che macchiano i piedi e mi fanno arrivare nel sonno una parola e poi un’altra e poi altre parole che puzzano di unghie nere e di …

Al sole pasquale si fanno orroranze, ci si gratta una pianta dei piedi, le si chiede ma da quanto? e, se sei proprio tu la mia la pianta? ci si chiude in se stessi, ci si addormenta con coscienza, si incontra una moglie sotto la doccia che ti chiede per …

Al capolinea ci si siede, si aspetta, lei è sempre lì, rossa di guance e di capelli, non sai se ti aspetta o se sei tu che la aspetti, fai un disegno e lei è sempre lì. Fa un disegno e tu sei sempre lì, rosso di guance e di …

Io sono jack smith. Mi rado di rado. Non mi rado per radermi ma per farmi male. Alle volte per farmi fotografare. In quei casi fingo di radermi. Se però riesce la smorfia mi rado per davvero e mi faccio male per davvero. Del resto non mi interesso. Lo specchietto …

Vai al 1969, il negozio della circonvallazione in cui compri il tuo primo opinel 11, taglia le vene che è un miracolo, se lo olii la ruggine della vita si allontana. Se lo olii ogni giorno puoi suicidarti ogni giorno.

Essendo abituato a vivere con altri ora che abita da solo al presente sente come se gli altri continuano ad abitare con lui anche se nessun altro c’è tranne lui però sente i loro rumori congiuntivi sono quelli che facevano l’imperfetto quando c’era lui e si alzava per aprire la …

Ogni ufficio postale ha una impiegata zitella-suscettibile-isterica. Lo scopri perché vengono selezionate-assegnate-distribuite una per ogni ufficio postale. Le riconosci invecchiate-inacidite-contestate; anche perché la lora fila è la più lunga e i clienti staccano le ali per uscire o per rifilarsi. Tutte lisca di pesce tranne una, prosperosa-senodotata-imburrata di rossetto, che …