RIPESCAGGI (Augusto Monterroso)

Quando fra Bartolomé Arrazola si sentì perduto accettò il fatto che ormai nulla poteva salvarlo. La foresta poderosa del Guatemala lo aveva intrappolato, implacabile e senza appello. Davanti alla sua ignoranza topografica si sedette con tranquillità in attesa della morte, volle morire lì, senza nessuna speranza, isolato, con il pensiero …

RIPESCAGGI (Jules Laforgue)

LA CIGARETTE Sì, questo mondo è davvero piatto e quanto all’altro, frottole. Rassegnato, senza speranza io vado alla mia sorte E per ammazzare il tempo, in attesa della morte, fumo in faccia agli dèi le mie fini sigarette. Su, lottate, o viventi, poveri scheletri futuri. In quanto a me, l’azzurro …

RIPESCAGGI (Helmut Heissenbuttel)

I Io sono una storia. II Io sono una storia di qualcuno. III Qualcuno di cui io sono una storia è la storia che io sono. Io sono qualcuno che è una storia. IV Io non narro. Io sono narrato. Mentre io sono narrato si narra il da narrarsi. V …

DISCORSO AL CAPO

Capo, quando mi dici non lo dire come faccio a nonlodire. Eppoi aggiungi a nessuno. Ma chi è nessuno per me? Per te chi è nessuno? Lo so, sono io capo e, allora, come faccio a non dirmelo?

IO SONO OSPITE DELLA MIA LINGUA*

Non riesco a eiaculare, piuttosto sputo, e qualche volta in quello che sputo colgo un disegno. L’inverno arriva anche in primavera. “Mi volta il podice e la paludata scimmietta.” Scorreggio. Mi piace parlare alle statue. Avanzare. Desiderare di venire, nella svogliatezza. *Angelo Maria Rpipellino, “Sinfonietta”

E INSETTI A TORME BRILLANO COM’IRIDI*

Noi siamo silenziosi. Non respiriamo quasi. Siamo atavici. Ogni tanto dalla terra ribolliamo. Profumiamo di morte. Diamo gas alle motociclette che si svegliano dopo le piogge. A primavera imbocchiamo i vasti deserti d’Arabia. “Goda altri de’l verso che russa ne le canzoni grasse da la languente rima”. *Gabriele D’Annunzio, da …

E UN BEL SOGNO COL SUO FILO BIONDO*

allora le dico, ci conosciamo da un’eternità, alle dieci ci vediamo, e poi anticipo l’appuntamento e dove incontrarci, al citofono dico stiamo al secondo piano, stiamo, non vorrei ricordarle che è da secoli che stiamo insieme al secondo piano, un inquilino sul pianerottolo ci saluta, la presento, intravedo suo padre, …

COME UN GATTO DEDICATO

a Pietro Giordano Dove eravamo arrivati? Alla pasta con la prostata. Tu che dicevi? Tuttalpiù era ai rognoni. E quando eravamo arrivati? Quando lei mi hai dettato di scrivere scrivi. E tu che hai fatto? Io ho scritto che lei aveva un maglione verde. E poi? E poi mi sono …

MORTOMORTO

Alberto De Chirico sostiene che mare derivi dal sanscrito maru, morto, radice mar, morire. Dunque, più propriamente, la fossa di acqua salata che bacia mortalmente Israele e Giordania devesi potersi fonare Mortomorto, o Marumaru, o Marmar o, perchenò, Miramorto, o l’infinito Miramar che dal torvo pelago salendo con un rimbrotto …