SOTTOMONDO

(capitolo quinto) La rabbia fa pulsare le mani. Capita di sentire e vedere dieci piccoli cuori nei polpastrelli. In procinto di scoppiare. O no, forse vogliono ancora tenersi in vita, galleggiare in terra. Con uguale rabbia il topo li morde, con la stessa furia con cui i gatti insistono a …

SOTTOMONDO

(capitolo terzo) Il liquore si accumula in alto, fa rizzare i capelli. Mi è andato in testa dicono talune. Il leocuore le avvicina alle stelle. Le accalappia come cani bastardi, come bigodini i capelli, ogni cappio è un refolo nella stanza del tagliatore di teste. Poi una scopa li sposta …

SOTTOMONDO

(capitolo secondo) I tunnel sono ponti al chiuso, per uomini schiavi del vizio. Ci si confonde dovendosi buttare da 50 metri. E magari per vertigine non ci si butta. Il mare o i fiumi non inghiottono il dolore, annacquano la morte. Non resta che scavare. Una talpa sotto le Alpi …

SOTTOMONDO

(capitolo primo) Non si vedono raggi, qui sottoterra. Si toccano con la fronte. Non bisognano occhi, scavare è facile, né unghie, né mani, né zampe. Solo testa. Arrivare è stupido, avendo scelto di scavare.

ZIGABUT FRANE

Il giorno della morte di Zigabut Frane, non tutti si accorserso che Zigabut era lì, in corteo, dietro la sua bara portata a spalla da quei quattro sinceri amici, di cui uno, Akifak Prosso, era morto anche lui. Fu Roskas Troco che si chiese e poi chiese a chi gli …

POSATE (Altri incipit)

“Dalle ricerche nell’Archivio Centrale dello Stato, vengono ogni giorno scoperti nuovi e drammatici fatti del tempo della dittatura come, ad esempio, le storie assai dolorose dell’esproprio dei ricchi commercianti nei primi anni che seguirono la seconda guerra mondiale, quando le masse popolari, incitate dal Partito, partecipavano spesso alle rappresaglie, anche …

IL SALVASALAME

(giugno 2012) Bella giornata oggi, in edicola con Grazia è arrivato il Salvasalame. Un gadget di plastica colorata, lungo e grosso assai centimetri, che dovrebbe proteggere dal troppofreddo del frigo o dal troppocaldo dell’estate i nostri indifesi Napoli, Milano, Ungherese, Calabrese al peperoncino, culatello di Zibello, guanciale nero, capocollo di …

AL TROTTO MATTUTINO

Entrare dentro lo stomachino di una mosca sarcofagide. Senza farle male. Scovarne l’uovo e succhiarlo con l’entusiasmo passato del maieutico babbaluciaru. Quante volte ripetere merda, prima che il computer esca dalla sua confusione mentale. E senza aspettare la ripresa della connessione lanciarsi al trotto mattutino dentro le vecchie stalle di …

STORIE DEL SIGNOR JFK (120)

    Le appendici non seguono più gli ordini di JFK. Si direbbe stiano ammutinandosi, la carne lasca tende alla libertà sciogliendo ogni singolo muscolo in alette volatili, la lingua madre trotta tra i denti a rischio reciproco infrangimento, l’occhio sinistro se ne va dalla parte del destro e il …

MOLESTATORI DELLA PAROLA MOLESTATORI

  “tanti anni fa, Donald Trump, tentò in ascensore di baciarmi”   Tutti stiamo male. C’è una legge che ci impone di stare bene? Tutti stiamo bene. C’è una legge che ci impone di stare male? Molestatori è una parola sacrificale. Non c’è udito che non colga il suo significato …