IO

Mi ricordo di te prima delle droghe, da adolescente ignaro: ti avanzavano le duemila lirine a settimana. Mi ricordo di te portierone che non passava nulla, magari una palla, ma una. Ti ho presente ora, senza denti: a trentacinque anni. Dio, quante cose ci sarebbero da dire. Ti ho presente …

SUL CORSO

Sul Corso del mio paesello si facevano le vasche. Che non significa che si faceva il bagno. Vuol dire che si andava in fondo al Corso, si girava noncuranti – e si tornava indietro. Poi si rifaceva la stessa cosa. Tenendosi a braccetto, tra maschi o tra femmine. E ci …

JOB

E si, si avvicendano queste cameriere ragazzine, studentesse fuori sede, o bisognose di un job, come si direbbe giù al nord. E noi vecchi sciupati dal tempo e dalla luce gialla delle cucine le guardiamo riguardosi e timidi. E le difenderemmo con le unghie e con i denti. Anche se …

BERLINO

Si, io sto sempre qui, da me – son quarant’anni che vivo qui, figurati. Per l’esattezza quarantasette. Quindi quasi cinquanta. L’epoca dei traslochi finì assieme all’avventura universitaria. Con i sacconi neri enormi, pieni di libri e mutande – tre mesi a Coltano, cinque a Campo, due anni a Cisanello. E …

GITA IN CENTRO

Si andava in centro, noi dei borghi a ridosso delle campagne, come fosse una ricorrenza civile e mitologica, l’unica occasione di vedere e farsi vedere: di stare al centro, come al Globe di Shakespeare. Brillare per non aver capito un cazzo di nulla della discussione in corso, e lisciare con …

LIETO

Lieto di letizia alcolica e transeunte mi adeguo al ciclico esplodere di gioie mondane, e mi vesto di nuovo e fresco, e pulito anche. Ma poi lo specchio malefico mi ricorda la mia faccia. Non va bene. Ho fondato un movimento politico a undici stelle: Distruggere Gli Specchi. Venceremos.

NOTTE

La notte serve alla calma, alla dimenticanza degli orrori del giorno. Alla quiete del riposo non tangibile dalle leggi di mercato. La notte, finalmente, non si produce una beata minchia e, volendo, si dorme. Oppure si rubano ore al sonno e si parla dei massimi sistemi, o dei minimi, è …

ORA DI CENA

Verso le otto, la sera, caliamo il nostro cestello dalla finestra, e il buon cuoco, da sotto, lo carica con la razione ordinaria di paccheri al polpo, o pasticciato di gallina, o spaghettoni al nero di seppia. O almeno: che io sappia è seppia. Divoriamo quei carboidrati lessi + scarse …

CAPITO

Che poi a ripensarci bene io mica lo conosco, il tipo. O almeno: mi sembra di no (poi magari, vai a sapere, una sbornia, e quello mi ricorda giovialone, spensierato – e invece no, che sono una testa di cazzo che lèvati da appena sveglio al primo sbadiglio). Si, ma …

BALLO MASCHERATO

Esco bello carico di anti depressivo e incontro le 469 morti bianche dal primo dell’anno ad oggi: quindi telefono a Camusso. Non risponde: sarà in spiaggia. Incontro il Debito Pubblico, che a lungo mi parla del Default. Si conoscono, a settembre daranno una festa; tra gli ospiti ci sarà Spread …