LINGUINE

La Quetiapina ha questo, di particolare, che se ne prendi una da zero venticinque ti accompagna dolcemente nel sonno senza troppi scossoni. Se ne prendi due da trecento, invece, ti arriva sulla fronte una botta molto forte inferta con una mazza da baseball in carbonio che ti lascia in uno …

VOLEVO DIRE

Volevo dire una cosa profonda, una cosa che nel niente risulta magari un qualcosa di appresso, un cipresso, unßidea di qualcosa che ci renda felici tutti. Magari togliere ai super ricchi qualcosa, tipo nove decimi della riccheyya, e redistribuirla a mani piene, come la semina delle lenticchie, ai poveri veri, …

UN PUNGENTE ODORE D’ANICE

Il portone è chiuso, basta un clik e una spinta, una folata d’aria gelida, una voce lontana, forse un richiamo di un nome femminile, la sillaba finale sembra un “la”. Manuela? Paola? Facciamo che invece era Ranieri, oppure Manlio, o Luigi – e potrei continuare fino a pagina settantatré, però …

WRANG

Scoppio di una ruota della bicicletta, wrang. Vi guardo, voi, che state all’esterno delle mie palpebre, che sbattono piano all’accadere dei raggi del sole. Vi guardo che masticate pezzi di realtà in gelatina, come colla di pesce nella cotognata, o pezzi d’ananas a mo’ di barchetta. Vi osservo, vi annuso, …

FACCIO FINTA

Faccio finta di non vedere i molti segni di una crisi finale, il respiro breve, brevissimo, l’ansimare – come fossimo muscoli alla corda in mezzo al mare, come fossimo tonni in vista delle tonnare. Un lago interno a un cerchio di barche – un lago interno, dicevo, di sangue e …

PRIMAVERA D’AUTUNNO

Da qui a stanotte sul tardi quest’appartamento cambierà faccia: tutto pulito, tutto scintillante e profumato di betulla. Domattina mi sveglierò e accanto al mio letto ci sarà un’orsa, con i suoi piccoli, che coglie le ultime more [o bacche], magari uva bianca, quella dai grappoli più grossi, la vernaccia. Il …

BREVE, STUPIDA, DOLOROSA

Guardo queste pietre, queste strade, questi vicoli e chiassi: queste piazze e palazzi e case minuscole, con i piccoli cessi che sporgono in aggetto, murati mille anni dopo la costruzione originaria. Questo posto esprime un Vescovo, era una Diocesi, milioni di anni fa: si governavano anime dai monti al mare. …

ECCO

C’erano tutti i puzzi, e si ruzzava a spruzzarsi vampe di limoni e torsoli c’erano gli struzzi, c’erano – e calcestruzzi e licheni e figli di schemi a paranza in groppa: ma secondo me era grappa. Ecco.

CUCCHIAI

Io i cucchiai li adoro. C’è il cesto con le posate calde di lavastoviglie bagnate di aceto – e io rovisto tra coltelli e forchette, e forbici anche, e cavatappi, e cerco ansioso i cucchiai. Quelli da minestra e quelli da dolce, quelli da vassoio e quelli da servizio di …

TURISTI

Non lo sanno i turisti, no, quali sono i vicoli dove più soffia il vento forte, né dove non ha battuto al pomeriggio. Non sanno che il bar della Grazia, verso una cert’ora, è il più benevolo di frescura e birra ghiacciata. Non sanno neanche quali sono i posti dove …