VILLANELLA S’EN VA

Da lì nacque la stortura, il danno indelebile, da quei topi infilzati e poi bruciati in un covone di erbacce secche date al fuoco. L’assoluta indifferenza con la quale accolse la notizia il contadino, gli insulti ai quali fu sottoposta poi, quando riferì il tutto al fattore, tutto sembrò giocare …

SENZA NOME

Ci vedo malissimo. Non metto a fuoco neanche le locandine del Tirreno, o della Nazione. Per cui non è che ti vedo da lontano: ti intuisco dall’andatura, dalla posa, dai colori dei vestiti. Ti astraggo. Sei una massa fluida di ombre e colori. Un vapore. E poi a volte mi …

SALUTI DA MARCIANA MARINA

Ricordo una volta che ero all’Elba per una stagione da cuoco, che in casa entrò una piattola molto grossa, color mogano. Io non ce la volevo: ne parlammo ma Lei non ne volle. E allora io dovetti scegliere la soluzione finale. Però Lei non si faceva prendere, era velocissima, andava …

PRIGIONE

Qui in prigione a volte, per dispetto, il tempo si ferma per interi quarti d’ora. Noi facciamo finta di niente, ma ci riesce il giusto. Qualcuno si alza e dà una scossetta alla sveglia, per ricordarle che ci siamo anche noi. Magari le sussurra anche qualche parola di incoraggiamento, forza, …

ACQUEDOTTI

ho camminato. portavo acqua. ero ben accolto dovunque andavo. poi ci fu questa cosa degli acquedotti. persi il lavoro e diventi luddista. ma sapevo una sega io cosa voleva dire. luddista, una faccenda protestante, io non mi immischio. camminavo ancora, sempre camminavo. ma spaccavo gli acquedotti, era anche divertente. Intanto …

SOTT’ACQUA

Qui sott’acqua ci parliamo a gesti rallentati. Ci vuole parecchio per esprimere un’opinione. Ci si muove pianissimo, per risparmiare ossigeno. Anche l’amore ha i suoi tempi. Per fare un figlio ci vogliono circa sei anni. E poi niente garantisce che lo si abbia davvero, quel figlio. Non sempre i rapporti …

CINQUANTATRE’

Per gente come me la possibilità di giocare con i caratteri tipografici è un lusso indescrivibile. Mettere insieme parole che somigliano in tutto e per tutto a quelle di Celine, Proust, Musil, Gadda, Ripa Di Meana – e poi trasgredirle e rigirarle e renderle riconoscibili ma solo a tratti; riprenderle …

PARTITA

La partita a carte di stasera ha dell’epocale. Vincevo tot a tot, senza scendere nei particolari. E poi ho perso, contrariamente alle premesse. Ho perso sull’orlo della vittoria. Ho perso perché io perdo sempre. Sono innamorato del mio perdere. E – curioso – continuo a giocare. E a perdere. Se …

VONGOLE VERACI

Guardi, io avrei sempre voluto essere vecchio, essere rugoso e stempiato, avrei sempre voluto essere bianco e segnato di stagnole brillanti a squarci. Avrei sempre voluto la pipetta del crack a portata di mano. Invece faccio il cameriere e a volte volo sulla porta con su scritto: oggi vongole veraci.

I CIRCOLI

Il Circolo dove passo le mie serate considera le bottiglie di spuma un male inevitabile. Le tiene in bella vista, sul bancone. Per i pensionati e gli afflitti da varie patologie. Col tempo. Dietro alle spume – al cedro verde zamarro, aranciata, bionda: coca cola mai – ci sono il …