IL DOLORE 4 (da Favole del ’68)

se l’appoggio s’incurva tu non premere – fermati un momentino e manovralo soltanto con le iridi e così basta? penso che può non resistere e allora? no senti mentre io traccio la baia tu strofini l’appoggio sul davanti forte dal basso verso l’alto e quando sto per finire aprilo ma …

IL DOLORE 3 (da Favole del ’68)

tra poco mi alzo e metto la spina ùma ho dimenticato di dirti che ierisera il ciclone di ritorno non ha funzionato come previsto nella riserva cinque spine già parlano col carito su come forare il PI grande – il PI grande é scomparso e non so quale spina mettere …

IL DOLORE 2 (da Favole del ’68)

i sudicioni che passano nel pomeriggio – tu stai nella bordighera rossa sei veloce e non puoi sentirli –  quei sudicioni aggrovigliano i telai della luce  e li tengono immersi nella vasca finché il piccolo carito muore e ti arrabbi ancora se trovi la tua bordighera rossa col tettuccio sporco …

IL DOLORE 1 ( da Favole del ’68)

una palla di peli in giada bianca con venature brunastre e ulula “per caritàdiddio non farlo ti scongiuro per te stesso non farlo!” la sofferenza presuntiva avrebbe questa importanza nella memoria dopo molti anni capita di incontrarlo a tarda notte nel giardino inglese che fissa a lungo i papiri del …

IL CARITO 3 (da Favole del ’68)

squarciato nel mezzo tutti gli altri muscoli squarciati le unghie in aria continuavano a squarciarsi a cadere e cadevano tra i piedi degli altri che portavano via il foglio nel vischio nell’antracite nel vento nella pesantezza nell’ottusità della pianura – e ripetevano CRESCIT AMOR NUMQUANTUM IPSA-PECUNIA CRESCIT

IL CARITO 2 (da Favole del ’68)

spaventatissimi i cariti all’ombra della tartaruga aspettavano di vedere l’ambito del sole e intanto nelle chiose dei frutacchi andavano morendo – MATERIAM SUPERABAT OPUS e morivano nuovamente – tolse la scocciniglia riaccostò i bottoni si asciugò si girò fece op! op! se la mise in mano la destreggiò la destreggiò …

IL CARITO 1 (da Favole del ’68)

mise una cocciniglia filiforme sul foglio lucido di tartaruga e scostò piano piano le nuvole – lavorava con meraviglia – lamentandosi con gridolini che gli salivano dal ventre e che però uscivano dal deretano –  il deretano come sai posto precisamente sopra la scocciniglia – c’erano strati e strati di …

HO NOSTALGIA DELLA CALATA NERA (da Favole del ’68)

wels pé pensavo di avere detto abbastanza su noi tre il pesce di legno inghiotte con una certa difficoltà il lombrico c’é caldo e ci sono due piccole tavole unite con due grossi chiodi wels mi mette sopra il vom e me lo rassetta sulle cascate ora sono 70 – …

QUASI FERMO (da Favole del ’68)

1 – ci mm’ ernòtri essi comprano quatru – ‘ndw? – achi o rono – tisse e tette nùmmidi – vio ognorti reviscere dici concerti per stizze ma non passano resto chiuso e trasudo gruppi sottili e grigi che balzano poco dico ‘BI’ e non si apre mi limito allora …

PREMIO (da Favole del ’68)

alto cm 25 – rispettare l’altezza vengono giorni di nuvole biancopanna la testa il collo la clavicola scompaiono mentre mi muovo nella città il mio rispetto aumenta nella luce chiara e pesante pochissime risonanze “cerca di salire” rallento – vado fermandomi guardo senza decidere e vedo troppi corpi velocissimi in …