LA CONVENZIONE (da favole del ’68)

sgorbi inattivi con azzettini di poco conto in mano   io ora me ne vado – mi porto dietro (e dentro) quattro attizzatoi ce n’andiamo assieme gocce di sudore spengono le lampade nell’arena icariola ha gli occhi gonfi di numeri neri

LE STANZE (da favole del ’68)

eucaliptolo segue rombo – il sole ricade – sollecito mi stacco un sedicesimo fugge via questo fu il mio prezioso contributo al conflitto tra eusebio mondovì e giuseppe sciara fu a scuola e tra classi in regola fu in una via privata (che t’aspettavi miocaro) chiarisco che non ho nessun …

TRONCO ISOSCELE (da Favole del ’68)

1 non abbandonare l’albero tronco tronco isoscele permutazioni erotiche fuori sul quadrato mi derivo una battaglia navale da una topografia gualcita messo in un quadrato mi batto contro non voglio giocare con la cementite sullo stesso mattone di maiolica una gravida nuda in rilievo quattro abissini verticali verderilievo vengono e …

ora che (34) – marzo 1980 –

– con me stesso fratello mio le mie manie si sono zittite – ora il ruolo del mediterraneo é associare al rapporto tra rock e imbrunire la fisica degli sfaldamenti degli strati – le faccende di cui possono parlare tra loro tre persone comprendendo ciò di cui parlano qui non …

ora che (33) – marzo 1980 –

– corrono continue voci per i corridoi ‘che ora fa il tuo orologio?’ ‘le 17 e 21’ – l’aria fuori é nebbiosa filtra stanchezza e ritmi musicali forsennati forti fortunatamente lontani ‘il mio ha un carillon dentro’ ‘funziona?’ ‘non lo stai sentendo?’ – orecchie morbide sbattono sui vetri – segnano …

ora che (32) – marzo 1980 –

– sono le sette di sera il cielo sfiora le cime le principessine nel bagno giocano col dentifricio indossano cornici annodano al collo specchi urlano ridendo contro le lampade accese – le pagine le porte i corti capelli ondulati gli uncini decidono la fisionomia della distanza che separa il gradino …

ora che (31) – marzo 1980 –

– io dubito delle relazioni che l’intimità sviluppa tra vivi e cemento e morti e l’idea straziante dell’oro e del sole non turba la necessità della sera imminente e i piaceri presuntivi del sonno – straziante é soltanto l’eleganza della parola inutile mi tolgo le mutande e le calze e …

ora che (30) – marzo 1980 –

– tu e noi ragazzo siamo piegati e pronti a scattare e tutti sulle gradinate nella luce radente ci stanno guardando – la farfalla arcana gocciola sangue c’é lo scompiglio nelle  prospettive dei miei muscoli – ragazzo io sono costretto a starci col naso in aria sillabando stupidamente il nome …

ora che (29) – marzo 1980 –

(4.4.80 ore 16) – sono quasi congelato quasi pietra e infine quasi febbre visiva – ragazzo dimmi dove devo stendere questi merletti queste corde di farfalle intrecciate e se devo nascondermi la faccia con tutt’e due le mani vedi tu che pomeriggio giallo-arcano é questo per tutti i marchesi e …

ora che (28) – marzo 1980 –

– io mi vesto mi tolgo la giacca e tenendola con una mano con l’altra apro l’armadio e prendo una gruccia sistemo la giacca aggancio la gruccia all’occhiello di alluminio chiudo l’armadio sfibbio la cinghia dei pantaloni e abbasso un tratto della lampo tiro fuori la camicia comincio a sbottonarla …