TRANSIZIONI – 37

della rampa di scale è rimasto. lo scalpiccio di foglie defunte. e l’adrenalina dell’ultima bomba. di vivere come un poster sul muro. dell’indifferenza va bene. visto che ai poster non interessa. la grassezza del muro quando disegni. le branchie per farlo respirare. luce. delle scale è rimasto un granello. di …

TRANSIZIONI – 36

nelle finestre e nelle aiuole basse del giardino. che chiudevano l’anello della terra in una frenesia di calcoli algebrici. nelle equazioni. la cui incognita era il cosa sarebbe. e come. germogliato nei villini dei mostri di fronte. nelle circostanze attuali. le spericolate discese della morte. da un aldilà sacro o …

TRANSIZIONI – 35

in particolare il pianoforte di mendelsohn alla radio. oppure francesco orlando che dialogava con l’altro. che somigliava al celeste dei bottoni che vedete a volte nei prati. o il muschio che dormiva come un bimbo di luce. dietro un paralume di nebbia dorata. e buona. come le nuvole fin troppo …

TRANSIZIONI – 34

  in specie quelle rosse cadute all’alba. nel piattino dei canarini. nel fondo argento del lavabo. che indossavi prima di levarti dai muri e cadere. o nel disegno di martina. o sulla pelle di nonna. o tra le dita di un leone. nelle caruncole dei popoli della montagna. nei silenzi …

TRANSIZIONI – 33

in eccome quante parole. prive di rami e foglie che intrigano. osteggiando il tetto di stelle. singole pulsazioni ipertrofiche. e svariati coriandoli di un solo colore. eccipienti eunuchi dalle voci. sdilinquite e bianche come il rumore. della voce dal fondo di un pozzo. i bambini che giocano a palla. con …

TRANSIZIONI – 32

gli alberi hanno sangue che gli occhi non vedono perché non è rosso. gli occhi hanno esercizi di stile per distinguere l’umano dall’umano. l’uomo dalla donna la donna dalla donna l’uomo dall’uomo e la pasta del riso. certi vasi d’altro canto non possono che contenere fiori. contenendo un imbuto che …

TRANSIZIONI – 31

sui treni elencando. il 1944. le giornate bustrofediche e plenarie. di sole nebuloso e finanziamenti illeciti. i vassoi nell’argento schittato di panna. e cioccolato e crema elettronica. le sedie imbalsamate di odio razziale. rivestite di sabbia tenue. che a guardarla restava sotto le unghie. molti rumori dalla stanza di un’abitazione …

TRANSIZIONI – 30

di quei microstati nello spazio dei cambiamenti mondiali. evidenziati dalla striscia triste di una casupola fluorescente. nella voluminosa spuma grembo-acida del prato. lungamente gongolante al cinguettio lusinghiero del neon. che ne feriva l’uscio adocchiando. appena dietro il porta-ombrelli. alcune misere gocce di pioggia. pomeridiana dai cieli plumbei di aerei. e …

TRANSIZIONI – 29

un paesucolo di ardesia rossa fuma abitualmente. punte bianche di sigarette sull’autostrada remota. accese dai motori della civiltà veloce. scenari vegeto-terrestri immobili ondulati. fino alla fine del mondo minerale. grosse masse di nuvole vestite da fata turchina. il tempo è un bugiardo organismo. appeso ai tendini della corsa. ascensori brulicanti …

TRANSIZIONI – 28

su questa mano stretta intorno all’aria mattutina. non c’è la compatita morte di chi avete ucciso. i morti uccidono i vivi e poi li chiamano suicidi. sboccia nella loro mente come un vaso di ceramica. la cattiveria alimentata dalla cultura dei libri. e non sanno altro che vincere e leccare …