STASI – 3

Solitario contemplavo i colori dell’estate. Quando la polvere sulle finestre si deposita. Un despota che richiama l’occhio. Pulves es, pulves revertitur. Abitavamo in periferia. Il boschetto riempiva di sinistra atmosfera la notte. La lampada accesa, leggevo qualcosa. Non ricordo. La mia ricorrente paura, vedere passare uomini incappucciati di bianco lungo …

STASI – 1

Profondo, il cielo. E rumorose scie che interferiscono al cuore. Negli avanzi di tempo, prego. I quieti movimenti di mamma, nell’intercettare il dolore. Il ginocchio destro sbucciato dalla speranza di arrivare per primo. I campi non erano molto distanti. Gli occhi fissavano profondo, il cielo.       (da “di …

TRANSIZIONI – 40

  sfrecciano. nel rettangolo del vetro nel visibilio dello stormo. appena sopra i tetti. idrometeore grigie con il naso. nembostrati sono questi abiti sdruciti. che il cielo smette d’indossare. di tramontana all’ingiù. hanno una visione piramidale che si allaga. di pozze arancioni dei dintorni. delle grosse lampade appese ai prospetti. …

TRANSIZIONI – 39

al tempo della storia c’era un elogramma. che costipava fessure casuali. di roccia e blandiva le mucche. partorendole in kebab. non avevano tutti i torti nei simposi. nelle galassie stringate dei bosoni. nei centurioni dove si annidavano. batteri fossili di sangue metallico. nelle arene prima del cemento della rivoluzione industriale. …

TRANSIZIONI – 38

perché in posti eccoci. dinamite. le rotelle fino al lavabo. i rubinetti d’oro massiccio. i casi latini. le voglie inglesi della bandiera reale. questo perché in posti. eccoci dinamite.       (da “di fantasmi e stasi. transizioni.” Arcipelago Itaca Edizioni, 2017) su autorizzazione dell’Autore

TRANSIZIONI – 37

della rampa di scale è rimasto. lo scalpiccio di foglie defunte. e l’adrenalina dell’ultima bomba. di vivere come un poster sul muro. dell’indifferenza va bene. visto che ai poster non interessa. la grassezza del muro quando disegni. le branchie per farlo respirare. luce. delle scale è rimasto un granello. di …

TRANSIZIONI – 36

nelle finestre e nelle aiuole basse del giardino. che chiudevano l’anello della terra in una frenesia di calcoli algebrici. nelle equazioni. la cui incognita era il cosa sarebbe. e come. germogliato nei villini dei mostri di fronte. nelle circostanze attuali. le spericolate discese della morte. da un aldilà sacro o …

TRANSIZIONI – 35

in particolare il pianoforte di mendelsohn alla radio. oppure francesco orlando che dialogava con l’altro. che somigliava al celeste dei bottoni che vedete a volte nei prati. o il muschio che dormiva come un bimbo di luce. dietro un paralume di nebbia dorata. e buona. come le nuvole fin troppo …

TRANSIZIONI – 34

  in specie quelle rosse cadute all’alba. nel piattino dei canarini. nel fondo argento del lavabo. che indossavi prima di levarti dai muri e cadere. o nel disegno di martina. o sulla pelle di nonna. o tra le dita di un leone. nelle caruncole dei popoli della montagna. nei silenzi …

TRANSIZIONI – 33

in eccome quante parole. prive di rami e foglie che intrigano. osteggiando il tetto di stelle. singole pulsazioni ipertrofiche. e svariati coriandoli di un solo colore. eccipienti eunuchi dalle voci. sdilinquite e bianche come il rumore. della voce dal fondo di un pozzo. i bambini che giocano a palla. con …