TRANSIZIONI – 32

gli alberi hanno sangue che gli occhi non vedono perché non è rosso. gli occhi hanno esercizi di stile per distinguere l’umano dall’umano. l’uomo dalla donna la donna dalla donna l’uomo dall’uomo e la pasta del riso. certi vasi d’altro canto non possono che contenere fiori. contenendo un imbuto che …

TRANSIZIONI – 31

sui treni elencando. il 1944. le giornate bustrofediche e plenarie. di sole nebuloso e finanziamenti illeciti. i vassoi nell’argento schittato di panna. e cioccolato e crema elettronica. le sedie imbalsamate di odio razziale. rivestite di sabbia tenue. che a guardarla restava sotto le unghie. molti rumori dalla stanza di un’abitazione …

TRANSIZIONI – 30

di quei microstati nello spazio dei cambiamenti mondiali. evidenziati dalla striscia triste di una casupola fluorescente. nella voluminosa spuma grembo-acida del prato. lungamente gongolante al cinguettio lusinghiero del neon. che ne feriva l’uscio adocchiando. appena dietro il porta-ombrelli. alcune misere gocce di pioggia. pomeridiana dai cieli plumbei di aerei. e …

TRANSIZIONI – 29

un paesucolo di ardesia rossa fuma abitualmente. punte bianche di sigarette sull’autostrada remota. accese dai motori della civiltà veloce. scenari vegeto-terrestri immobili ondulati. fino alla fine del mondo minerale. grosse masse di nuvole vestite da fata turchina. il tempo è un bugiardo organismo. appeso ai tendini della corsa. ascensori brulicanti …

TRANSIZIONI – 28

su questa mano stretta intorno all’aria mattutina. non c’è la compatita morte di chi avete ucciso. i morti uccidono i vivi e poi li chiamano suicidi. sboccia nella loro mente come un vaso di ceramica. la cattiveria alimentata dalla cultura dei libri. e non sanno altro che vincere e leccare …

TRANSIZIONI – 27

erano bianche erano denti. di un bambino per salti quantici. scendevano a valle e trasformavano in guizzi lieti. di acqua scura e morbida. per salti quantici fino ai clamori. cittadini ghiacciando il fondo. della strada in salita. i piedi dolenti il corpicino di usignoli impagliati. e le mani tremavano e …

TRANSIZIONI – 26

vuoto il ricordo nella cornice. trattiene un fiato di foto. pieno il silenzio della mattina. gelida su dita di nebbia. vuoto il pensiero quando un vagito. accarezza le corolle di nuovi occhi. pieno il sentiero di sangue. di chi non lotta e si affatica nel sogno. vuoto il piatto leccato. …

TRANSIZIONI – 25

saxofonista di rubra mercedes. riconosco la sedia dallo strappo di luce. sulla ceramica piatta del vano candele. un triciclo è questo percorso. nell’andirivieni di uno stesso paesaggio. di colline stridenti. di rocche tremule di luce la sera. di ritorno lungo le sconnessioni radiali. della strada. radici. goffi urti sui parastinchi. …

TRANSIZIONI – 24

trascinati eccoli. con la ritrosia dei vetri di pioggia. le gallerie del vento piangono luci. stramazzando silenzi. eccoli. tracimati. continuano il percorso misericordioso. morte. fluidificano le resistenze dei nervi. in vapori isterici. quando il treno frena trasformano gli occhi. in un collirio fervido. ecco. lì non ci sono. nemmeno qui. …

TRANSIZIONI – 23

torna a trovarmi ché di qui voglio uscire. dalle finestre dei volti schiacciati. barcollano neon balbettanti. lacrimosa e socievole. il doppio del silenzio oltre la strada. sedata o iperscrutata. le tracce di una vita trascorsa. strappata alla zizzania di voci interiori. chilometri di sigarette consumate dai denti. nella parabola sul …