IN RITARDO (2)

vuoti il sole mentre spicchi il volo prima di posarti (ma ti posi mai?) e sull’aria flottanti le tue gambe di gelsomino beffando il tempo e  la sua musica   vuota il sonno disseminato di chimica e di miao-mao ridestato dalle languorose fisarmoniche dell’angolo parigino che scomparivano prima di apparire …

IN RITARDO (1)

il passo che passa e che ripassa senza che possa spassarmela trapassa sullo stesso sasso sul fosso del dosso fino all’osso   (luce spessa di mezz’estate)   il tuo corpo scivola il mio s’inceppa sale e scende nessuno lo tocca scompare per stanchezza o per stolidezza   vuota il sogno …

FORMICHINE (2)

Quanto parli spieghi esibisci quanto zitto nascondi dissolvi Ipsum est, padre mio   Preso dal fuoco di un baluginìo estivo sull’orchestrina cadaverina di corpi sfatti angosciati d’allegria perdi anche udito tatto e finalmente gli occhi   T’accartocci sui resti del tuo scheletro lasci che anche l’ultima frequenza vada a farsi …

FORMICHINE (1)

Dune di ferragosto gialloro intrecciare silenzi con rare palme druidiche sul mare che sonnecchia tramontando   Avresti dovuto perdere con il gusto e l’olfatto anche la vista mentre il gelo ri rode il giochino   In quell’assenza che chiamano spazio e in quell’attesa che chiama vertigine tu rifai il verso …

FOGLIO

Non osò appoggiarsi sul foglio la penna. Tutti dissero: fatti una tua idea. Ma come fai? Perché il signor X dovrebbe avere ragione più del signor T? Ma come? Parlano i fatti (dicono entrambi). Fatti? No, non ci sono fatti. I fatti sono pallida rappresentazione delle idee. Sono solo ciò …

ATTRICE 2

Da una posizione distante mi sfugge il tuo soffio ma ti vedo fra gli altri. Sarà per questo. Le carezze d’acquattarti lo schiaffo e il gioco si stendono. Li abbraccio mentre si fermano gelidi.   Da quella distanza che comprende ritrovo il mare minaccioso che t’incombe corpi e luoghi che …

ATTRICE 1

Da una posizione d’angolo il messaggio è incompleto ma il senso è di gran lunga più desto. Sarà per questo. Profilo sudore volteggio sono  il punto di fuga. Li afferro mentre schizzano via. S’illudono di mostrarsi ad una folla. Resto l’unico spettatore invisibile.   Da quell’angolo il buio traversale m’impedisce …

A TAN

due a zerofare a nascere e invecchiare mentre fuori il mondo al balcone o nello studio s’inventa una canzone  

LA POLTRONA VUOTA

Il vicino che mi siede accanto è una poltrona vuota che mi urta il gomito per impedirmi di dormire quando si alza il sipario. E’ lo stesso compagno di banco che mi sfiora il malleolo mentre studio i cavalli di Leonardo. Lo stesso che mi svuota il bicchiere dopo l’ultimo …

LE COSE

       Quando sei giovane le cose dicono sempre sì non ti accorgi di loro Quando sei vecchio è sempre una lotta   Le vedi più lontane tu Che non ti guardi più allo specchio   Quando sei fanciulla Te ne circondi cantando E te ne fai gioielli Quando sei ragazzo …