mi annuncio precoce
mi annuncio precoce algoritmo distillato sentire traverso e che i moventi tocchino gli specchi li dove s’attrae sovvertendo – do do do I do dolente temo mon dieu nessuna profilassi assiale (da CONTRASTI, 2012)
mi annuncio precoce algoritmo distillato sentire traverso e che i moventi tocchino gli specchi li dove s’attrae sovvertendo – do do do I do dolente temo mon dieu nessuna profilassi assiale (da CONTRASTI, 2012)
di richiami ed echi sostare sull’ultima nota indissolubile dissoluzione al fatto di tanto in tanto o all’ottavo lato in sequela senza dubbio attingendo il pollice di bocca e mira lì dove indìre il richiamo ad oltranza per cui i numeri (da CONTRASTI, 2012)
a levante scortando passi remoti rapidi e caini soggetti a termine tornano uno e poi uno in distonie disarmoniche * * * * ombrelunghe su cigli incendiari trite e ritrite sul pressappoco di passo in passo separando l’attimo attimo al diniego o la perdita sunta dell’uno che sia …
contrariamente sposta e tende se la locusta allontana semiolabile oltreconfino il gonfiore del timpano o la metamorfosi sì dilegua quattordicietrentadue trentaduevolte due (da CONTRASTI, 2012)
ritrovarsi nell’improvviso scatolare oltre gli argini di memoria accadde il buio e (r)esistenze del nulla travolgendo l’immoto puntuale (da CONTRASTI, 2012)
ora il silenzio impone ossessione pragmatica omnia forse inspir’ando two lights two lights e il coraggio ululato a paure pure nei purulenti punti (da CONTRASTI, 2012)
ungendo soqquadrando il duodecimale s’affronta sottintendendo se duplice rafforza l’asimmetria del variato o la nota crescente s’appresta nell’atto scrostato (da CONTRASTI, 2012)
si iniqua ciclico ciclo al d’occhio demone notorio nel rifugio ornato e nullo è se contrapposto svuota ripieghi culminando rimandi né rimedi allor sapendo pendulo in dolo quei punti sottratti (da CONTRASTI, 2012)
lungo la strada distorta a tratti obliqua distrutta poi chiodi di ruggine chiudono cose case casse nel fluire svilito subito subito prima del dopo dopotutto prima che sia goccia che ghiaccia sull’osso sunto all’untore e notte di tutte le notti né respiro SI TACCIA (da CONTRASTI, 2012)
l’alba aggancia nell’ombra nebbiosa nebula fu migratoria nè apparenza ma appartenenza poi nitida all’oscuro e silenzi ripresi pressanti sul plesso m’abita di fronte un ticchettìo ma (s)offro l’attesa ego beatus (da CONTRASTI, 2012)