LUNGO LA STRADA

lungo la strada distorta a tratti obliqua distrutta poi chiodi di ruggine chiudono cose case casse nel fluire svilito subito subito prima del dopo dopotutto prima che sia goccia che ghiaccia sull’osso sunto all’untore e notte di tutte le notti né respiro SI TACCIA     (da CONTRASTI, 2012)

L’ALBA

l’alba aggancia nell’ombra nebbiosa nebula fu migratoria nè apparenza ma appartenenza poi nitida all’oscuro e silenzi ripresi pressanti sul plesso m’abita di fronte un ticchettìo ma (s)offro l’attesa ego beatus     (da CONTRASTI, 2012)

LAMA

lama con nodi doppiati d’amaro s’incunea iniqua todiante in opposto limite subitanea mentis se pure il dito incide violando su crampi pungenti   [senti la voce china chiassosa col pianto sul sasso] pur sapendo oltre limite ambiguo lama lama e saccarosio saccarosio su lama limitando il sanguinamento sia dolce l’amaro …

CERCANDO LAPILLI

cercando lapilli creando blasfemi si rivolgo a te il mio dire irato urtato radiato e traumi postumi non serve la cruna mancante o il flagello dell’osso sacro mi fu retro-guardo e taccio     (da CONTRASTI, 2012)

FORSE UN SOGNO

forse un sogno nella parvenza di luce sotterranea tra acqua e sguardi incrociati allontanamento traumatico e trame impossibili furono corse deserte e infami miraggi di se stesi nel sonno imbrunito sull’orlo di un incubo   (da CONTRASTI, 2012)

AVRESTI DOVUTO ANDARE

avresti dovuto andare lontano sono terre bruciate le nostre e magazzini di cenere incendiati al vapore di terra [non se ne accorgerà nessuno]     (da CONTRASTI, 2012)

M’INGRAVIDO

m’ingravido una notte d’abisso nel punto riflesso né veste d’acciaio [to be to be] logorando pastelli di fumo e volto pallido si amano cartefragili nei fragili morsi tremori imbruniti ed è se no pieno se fragile sfiora una notte d’abisso     (da CONTRASTI, 2012)

TENTARE

tentare in subsonici riferimenti alquanto faticosi soppressione livelli termici ordini astratti in ordinodetti e avanza l’incolto frangilometro a distanza numerica altroparlante riflesso so so anteposto e sfugge al sospetto d’asma bi-alettica o terminale ellittico   qui si aggrappa     (da CONTRASTI, 2012)

46

Vedi come tutto ha fine? Cadere dal respiro – a metà lungo un viale, le rose di maggio l’attimo imperfetto e c’è tutto uno sbaglio che fa perdere notti nell’ infinitamente – finitamente piccolo la forza divina del tempo       da KHAMSIN – frammenti di scrittura – Marco …

45

c’erano note e le passate memorie poi giorni d’ anime nella nebbia il mondo dei morti   e grandi alberi dal dondolio autunnale tra il dormiveglia e le morte stagioni sussurravano   il silenzio l’ebrezza dei secoli era là malinconia     da KHAMSIN – frammenti di scrittura – Marco …