IL VESTITO BIZANTINO – 69

Appunti di sonnambula: chiodo fisso Fare della casa il mio chilometro stazione Abbandonata. Impera forte l’atroce Sciabola La scuola della cuspide senza parole Nella fachira ombra di resistere. Malizia il pipistrello sotto cimasa Conquistata alle rondini: il ritorno Non è garantito.

IL VESTITO BIZANTINO – 68

Voce lurida essere nell’àncora Dove il divieto è vita vieta Trasloco giammai in un altro Fato. Domenicale la rosa Genera tormento sfatto fatto Un’anguilla scambiata per cerbiatto. È mal tacito il sale Che uccide germogli E non salva i pani dalle muffe. Doloroso stato un panico di sole Eroso sonnifero …

IL VESTITO BIZANTINO – 67

Una spalliera dove stirare le braccia A croce dove avviene la cella del tempo E l’acqua secca d’agonia. Voglio prendere Il tiro per uccidere le cornacchie che mangiano Le uova di merli e di passerotti e di colombe. Gerle d’erbe intonacano la casa Il dispetto che si chiama stanza Con …

IL VESTITO BIZANTINO – 66

I doveri del coraggio affrontano I rantoli della fosca cometa Scatola vuota al sipario del nulla A teatro di stucco. A felicità di mensola I libri sbilenchi chiocce di sé a forza Di polvere. Di alma ritornami Bambino, gatto dagli occhi lucenti Da Nobel sul buio. Dove il sì risuona …

IL VESTITO BIZANTINO – 65

Nella paranza ho sopportato il mare Di sale velenoso. Scesa a terra sospesi La gioventù. In mano alla giostra d’orizzonte Salii i gradini per un giro Ma non bastò piangere oltre il selciato Per cigolare ancora compleanno E mi fermai per sempre Statua del caos scompiglio delle onde. La mattinata …

IL VESTITO BIZANTINO – 64

Un letto di conchiglie per tagliarsi i piedi E le notti stupidine della conca La cancrena di un attimo. Il dovere del giullare è rendere felici Gli gnomi. I calessi ossuti della vergine Del salto lungo non essere più vivi. Qui barcolla la nenia dello strappo Questo canuto cappio per …

IL VESTITO BIZANTINO – 63

Voce lurida essere nell’àncora Dove il via libera è vita vieta Trasloco giammai in un altro Fato. Domenicale la rosa Genera tormento sfatto Un’anguilla scambiata per cerbiatto. È invece tacito il sale Che uccide germogli E pani di muffe. Doloroso stato un panico di sole Eroso sonnifero non piangere Nel …

IL VESTITO BIZANTINO – 62

Eserciti di tombe il mio idioletto Chiama mamma ancora in vecchiaia. Balsamo lenente aver fine Nel lutto del beato angelico.

IL VESTITO BIZANTINO – 61

Gerundio abissale l’angelo Salatissimo grugno Resine senza boschi. In me moriva il senso del credo La giungla dell’armonia senza Scritture, solo un lascito La feritoia scarlatta del vanto Vanesio esteta di pianto. Appelli corsari credere La fiaccola spenta da tanto Dolore in coma. Nessun senso Di domani ci sarà al …

IL VESTITO BIZANTINO – 60

Secche braci le perdite Di non avere niente e Perdere. Le statue monche Gironzolano infantili guardano Ogni dono del polline amoroso. Eroso addio non verrò a cercarti Ancora una volta non voglio vederti Entusiasta di te che mi hai perduta. In un baleno di zoccoli bambini I giochi che coccolano …