da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.76

Ritornare al fiuto miglior segugio, Guglia e duomo il cuore unico Sberleffo la cometa velenosa Striscia di fosso perdere le leggi. Bozzolo di casa la resistenza Sfratti oltre il baro questo indice Basato sulle requie di fuggire. Girandola al vento poter vivere Quercia d’acciaio la terra panica Nonostante le preghiere …

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.75

Piangerò su i vetri dei cortili Lungo le grondaie dei passeri Per correre ai rimpianti Delle placente in pattumiere. Verrà la nebbia e sarà conforto Lungo le balconate dei poveri Intorno alle colonne degli assassinati.

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.74

Adozioni di coriandoli perdersi Dietro la brina che favorisce il giorno Con le nomee che tornano sempre. Esiste il dolore sotto le fauci del nulla La facoltà guerriera di baciarti Nonostante l’altoforno. Frenesia la passione che non c’è Da anni perfidi fidi allo sterco Nonostante le rondini di buon chiasso.

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.73

Ho finito finanche il destino Sfinito con me che non so più Di morti e di vivi. La mia riserva Di cuccia era protettissima, migliore Dell’anatema di sopravvivere. Oggi Sono secchi tutti i rami rampolli Dell’Angelo. Il mio letto è sfatto In attesa del riposo perpetuo. È tuo il divieto …

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.71

Con bile ebete trascorro l’ultimo Motivo che non conosco anzi la morte Patrizia di tutto di ogni enigma Trafugato alle radici. Dici che non può trasparire il senso Salso da sempre senza requie Pieno di ventagli inutili. Persi gli amori più belli per dinieghi Voluttà d’altrui ghirlande E resse di …

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.69

In un giorno di sorpasso Persi la resina della pineta Il violino all’angolo del muro. Da allora somiglio al dolore Al parco vuoto di morire spesso Dietro le corse delle biciclette. Oggi un ossobuco mi rimane Enorme anello di fidanzamento.

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.68

Nessuna letizia se s’impara il tempo Crisalide avvenire senza farfalla cialda amara finanche i dolcetti Parlottati con l’angelo durante la notte. In breve le lampare di chi resta Spengono la luce a poco a poco Per ordine del coma che c’insegue. Segugio le giostre in far di fiaccole Dimostrano che …

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n. 67

Ho persa la vita In un verso non scritto Sotto la criniera di un cruccio. Il fratello suicida Fa perpetuo, perenne il balcone Nefasto, storico sangue. L’attesa somiglia ad ogni bacio Stanziale furto d’acredine tempo.