da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.1

Fianchi atmosferici la vecchiezza Così si piange in un foglio malconcio La voragine tetra d’attesa. Odissea senza attracco questo futile Ordigno del cuore che si regge Straniero artefice del nulla. Anfiteatro era il tuo sorriso Braccato dalla rondine zoppa Sorda caligine la collana nuziale. Financo fosca la rugiada, Ladruncola la …

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.65

I tiranni giocano ai soldatini Col piombo delle esecuzioni Di loculi di prigioni. Giostra combusta ormai la requie, Scalea irraggiungibile Il silenzio degli angeli Con la metamorfosi di resistenza Dalle tegole del fatuo non gettarsi. Ormai è persa qualunque canzone La beltà della giovinezza con i capelli A colori il …

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n. 62

La sera nel viluppo d’andartene Rincasa l’avarizia, il dono ottuso Di farcela da soldato semplice Intruso sul comunque della notte. Oh tuono che vermiglio ti rastrella Lungo i pedali dell’ultima bicicletta Con la nomea stretta di disperderti la vita. Un funambolo tragico dondola il cervello Lo stratagemma vincente della corolla …

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.61

Indagine monocorde perdere Financo il terreno d’angolo L’oasi salmastra della zattera. Coscienza d’oltretomba Volare d’apice ben oltre Il bavero sollevato del poeta Al vento. Impari che la pece sale silente Da dentro gli occhi impauriti Dalla minaccia d’eremo gli spini.

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.60

Reclinar del basto Sì finalmente. Con i capelli lunghi fino all’inguine Azzuffai l’enigma di guardarti Dado tratto ormai perderti. Le filastrocche del prima Rintoccavano di stelle leggère Gioventù d’eclisse Fato del pianto perdurare viva Vagabondo sedile di cinema. Dille di me che la vagai tanto Senza bara né trono ma …

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.59

Chissà perché perdersi Ha fastidiosi addobbi di tomba E briciole al veleno. Ciò non tollera che nevrastenie Al gelo delle stelle nere Ozi fausti quanto una cospicua Mancia. Fantoccio senza senno Guardarti partire immemore Di chi fummo quando amandoci Strillava la cornacchia impazzita. Maestà del sale erompe La genia delle …

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.58

L’albero contorto contorce Il tuo sguardo così dolente Porta della fine senza il fotone Del paradiso. Singhiozza l’alba, A tramontana il cortile blasfemo Lenta moria nero il tramonto. È fine infine l’eresia Del cacciato berretto dalla testa Di racconti infantili, timide liti Sul finalmente sia davvero. Ma non basta convertirsi …