STANZA 221

mio fratello ha i miei anni e mi prende per mano e mi dice, sono più grande di te come l’erba alta un dito. non gli credo e strappo via tutta l’erba scavo un buco profondo ci metto i piedi dentro. e lui mi pianta e mi dice, sei più …

STANZA 215

tu che una goccia di sangue credi sia la presenza di qualcuno che non sai rintracciare ripercorri il giorno all’indietro fino a quelle arterie con lo stupore il dolore e lo spreco che l’errore l’omicidio sia forse un colore l’inizio la macchia scura la parola la fragilità la velocità di …

STANZA 211

ho scelto la stanza della prima volta quella con la poltrona rotta al secondo piano. per la carta da parati e la vasca da bagno non vale una sega. per il modo in cui l’ha guardata invece ho salvato il suo numero in rubrica.       (da MR .ME, …

STANZA 207

senti quello che ti pare piccola. io farei così. sei così rock mentre fai la stronza che il tuo corpo sorride alla morte. è così jazz la tua sigaretta spenta nel caffè mentre lanci un bacio fumo e mi sfiori con le dita giuste. mi fai sentire così soul ma …

STANZA 205

c’è un padre se vuoi dappertutto sul sedile di un’auto quando prende il suo volante giocattolo e scorre via di nascosto in una città di altri padri che attraversano il mondo con la schiuma da barba sul collo e le dita di uccello che acciuffano il cielo. c’è un padre …

STANZA 209

alcuni hotel in centro hanno insegne enormi li guardi da lontano e sei dentro e prima che tu te ne accorga indossi i vestiti di un altro ed hai la sua stessa taglia di scarpe e fai tutte queste cose che stai già facendo e ti fai altissimo per assomigliare …

STANZA 203

cosa uccidiamo ogni giorno: il pomodoro il pulito il nome di uno sconosciuto. è strano che tutto questo ci sanguini addosso senza affetto che nessun insetto reclami un corpo morto che un albero non chieda il danno per un foglio che un campo non dichiari l’omicidio di un fiore. è …

STANZA 129

non ho figli della mia età da far uscire al davanzale col bel tempo. guardo il mio compagno come guardavo mio padre come se fossi suo figlio e lui mi assomigliasse sarò sempre un bambino affacciato all’età di qualcun altro se indovinassi quanti anni ho sarei già padre di me …

STANZA 127

marito e moglie mi chiedono com’è il tempo là fuori lui con una manica corta e una maglia annodata alla vita   lei con un cappello immenso che attribuisco al sole non ci fa caso alle sue grosse tette. sto in piedi di fronte a loro e penso che un …

STANZA 125

quante cose stupende queste cose così allineate sul bancone in fila a fare finta che tutto sia per finta solo così tante mani a rovistare solo così poco spazio per cercarsi e dire va tutto bene finché mi sei distante.       da MR .ME, Arcipelago itaca Edizioni, 2022)