IPERBOREA

Il colle era passato inosservato. Dopo aver perlustrato zone asciutte ed umide, mai eravamo saliti al Santo. Eppure si diceva che nei paraggi s’erano tirati su embrici e strani lombrichi. Il rusco in quantità non poteva consentire la ricerca, ma sul pianoro, sotto le roverelle, era praticabile. Qui e là, …

CITTADINANZE

Le palme filifere hanno preso casa in via Mercatelli tra i numeri 9 e 17, ospiti nel boschetto di sambuco poi convertito in acacia plurale. Nelle pasque settembrine sostano i settenari che mal si comportano con gli intrusi sempreverdi. Ora, da qualche tempo, le alluvioni trasportano fin qui bulbi di …

LA CAPRA

  Nel retroquadro la capra, nascosta alle voglie di Pan, rintraccia le briciole che Pollicino ha seminato. Al sicuro da entrambi, per mancanza di connessioni, può ascoltare amor sacro e profano rimproverarsi il troppo e il poco, e una sfilza di occasioni mancate per assecondare l’estetica del pittore. Ma la …

ROSAE COMPILETION

Le Galliche ad ogni incrocio profumano a distanza. Raccolte con le urticanti spine su tronchi altrui, si genuflettono per uscire dal seminato, giardino. Cortesia che non si addice loro, la compostezza di quelle che in alto vanno. Si spostano in contrada per evitare innesti non graditi con le cugine dritte, …

de PRIVATA

Ciò che è da lasciare è l’intero (disse) l’artista imprenditore e il suo codazzo di approvazioni. Arrabbiature giovanili e orecchini assai preziosi per una compagnia all’altezza della situazione. Il gambo era  intuberato e in proliferazione ma ora, con un gesto deciso, si passa all’espianto. Così vienE meno il ripetersi dell’arte …

LA PORTA

indicò quell’ipogeo notturno vicino al ponte del diavolo la bocca che prese una spilla dalle sue mani. Quell’azzardo invecchiò nel risvolto fals’azzurro della luce  –  all’uscita dall’ambulatorio sparì – così la lampada nel vetro di Murano e un’altra piccola, di sabato sera sempre a basso consumo, rotte perse nel viaggio …

LA LAMPADA

è accesa nella sua mano l’illumina allo sguardo – – – lui vede di lei che non sa – sfondata la porta – più di quel che lei possa, vedersi. La testa nel fieno di una stagione, nel gas dello sguardo, sprofonda assopita nel gregge … La sua – folle …

ALTINUM

Galleggia il piano, potati i rami ed i germogli, il sale trainato a riva acceca. Edere acquatiche preferiscono complimenti di libellula. Spinto al largo l’ascolto fa acqua alta il mare, fa acqua il cielo ed il goffrato s’imbeve. Fino alle braccia s’imbeve a destra, e a sinistra della casa una …

RI_FRAZIONI

Il canneto cresce nell’acqua lenta e imbrica sonori pullulare di piume appena fatte, di covate multiple e affamate su esponenziali insetti, tanti, e caldo eccessivo. Il canneto cresce in grammatica con l’articolo e l’apostrofo su strade aperte, il suo regno non decade. Prende vento il salice, vien giù sull’ospite desiderata, …

POLAROID

  La strada affianca intermittente basilico ed assenzio, l’angolo rossosole macchia il verde; capelli bagnati, capelli nel verde. Alì, coltiva un orto in barca e viene dall’ansa verso riva vendendo peperoncino. All’ombra inchiostro, semi, li-belle-lucci e pollini. Nel mezzo, pellicola, nel mezzo; acqua. All’ombra, scura la bacca di frondosa semicroma …