LA GRAN BERO

Trovata la gran Bero, dopo averla indagata a lungo con frottage di croste vegetali, stava annidata in fondo allo zoccolo legnoso del suo regno sotterraneo. Prima del 1900 e prima del 1800 ne avevamo avvertito il morso chiaramente, ma dal 2000 il dèmone s’è autorizzato in multiplo opaco recinto ai …

SE L’INCHIOSTRO DI CHINA DISEGNA STRADE PERSE

Spostata, spostatissima sempre, lateralmente fuori campo  mentre si cerca e chiede l’adesione massima al centro. Defilarsi dall’identico edificato, lasciando l’altro all’altro, altrove. Non per generosità ma per impossibilità, datata ironia con mezza forma depressa. Disdirsi, contraddirsi  in quel pantano fresco del desiderio, consumare l’intralcio in deviazioni. Tabula rasa dell’ingenuità avvalora, …

LA CONFISCA

Ingiunzioni e divieti non fermano il diserbo che corrode rasoterra il percorso del riccio e della ghiandaia. Bruciano le parole nel nascere ad ogni tornante che promette di restituire il vasto orizzonte da tempo, troppo otturato e impropriamente. Invero, più in basso si raccoglie la lucida cartolina, dall’alto la ripresa …

LATTE CAGLIATO

La gravida spugna materna ha escluso la storia con gesto veloce: giù dai letti, via dai davanzali, da mensole, da tasche, da buste e da valige! Ha rastrellato ore e giorni di fatti veri, mandando in contumacia le impronte e del gatto la presenza selvatica e viva. Ha lustrato le …

SENZA IL REFRIGERIO DEL “CONDIZIONATORE”

Additano me, te, loro le grandi mani di bronzo ora appoggiate alle mensole, rinvenute in fondo alla baia e tutti incontra una testa illuminata dall’unico occhio vitreo, sospesa nel vuoto della stanza. La serva di Cleopatra, Orazio anacoluto, Elide in urna  e tantissime pedine, montagne di pedine, tra antefisse linguacce …

TROMPE L’OEIL

Stanno in bilico sulla curva parete le figure della storia. Alcune si sporgono cercando, altre guardano in alto estranee al fatto che si ripete. Nella buia foresta, sposalizi, annunci  dentro perimetri di pomi e aranci tutt’intorno alla stanza. Senza date certe si torna sui passi immaginando, nel verdino, nel roseo, …

DANUBIO

Questo grigio che è stato l’assoluto, cobalto non ritorna prima che il vento si plachi. Che muovesse il fondo prendendo lontane immagini riflesse non credevano possibile la meteorologia e l’atrofia pineale dei residenti. Onda su onda invisibili rovistano l’archivio di grasse sabbie che furono vermiglie e sanguinanti scollature degli approdi, …

GLACIAZIONI, SPONDILOSI, SINTROMI

Uscendo dall’incontro si presenta la montagna e nel coltroluce la sua criniera di pini ed alberi uno a uno smerletta dolce. La gran massa di parete avanza verso me, pretende lo spazio mio, mi deteriora. Capisco fuori turismo, l’erta salita quotidiana a quel richiamo di sirene, la fresca strada in …

LINGUE ALTRUI

Masticavano vuoto gli antenati del neolitico, resina di betulla e poi ci fu il mastice di Chios a tenere in moto la mandibola. Ma quale addentata intenzione si nasconde rimuginando l’aggressiva presa di nessuno?  Forse allontanare cattive intenzioni mordendo niente e lingua salva dal trovarsi in mezzo alla contesa, appesa …

INSOLAZIONE

Il tempo non occupato va al macero, tutto tempo senz’occhi … di tempo mai stato,  assenza di spigoli vivi,  intubato si squaglia da resi, drappeggia al presente e rimuove il magico tik di transiti in tok derivati. Con faglia, o Maelstrom semmai, incidenta la fuga in traslucido darsi. Atmosfera che …