contenitori # 4

nella cassa oblunga della realtà. dove poi transitano si incrociano si incastrano tutti ulteriori mondi, smozzicati, incompleti, à faire. che poi si leggono e non si capiscono come quei film dove agli autori gli parte la mano e esagerano e sembra che girino il film come dentro la loro testa …

LA GOCCIA

Una goccia grassa come una cattedrale barocca pendeva dal soffitto senza mai cadere. Poi è caduta con grande fragore e i cani hanno smesso di abbaiare.

SCAFFALE 112 – 171226

Accetto e tutto accetterò pur di… (al massimo un aiutino metafisico) (si scende da un lato e si sale dall’altro) Animo, Maestà, non è tempo di cicale b Noi che in apparenza guardiamo (il nostro sguardo, uscendo dalla sfera esistenziale) Uno sguardo più profondo (noi crediamo di guardare e siamo …

PATELLE

Se non fosse che è inverno, caccerei fuori il bikini a righe, la cuffia con i fiori e, sgambata, farei una corsa di cavalloni fin giù, allo scoglio. In mezzo al mare, pingue e accosciata, la signora Taide sflippa cannolicchi. Li mangio crudi, dice, Guarda qua. E che bonta! Al …

LITIO

Presentissimo in tutta la crosta, ovunque, facilmente estraibile da salamoie geotermali — termine che, in contrasto con le conserve, mi ha sempre fatto ridere — — molto utilizzato tra l’altro in molti campi della tecnica come la farmaceutica e per realizzare batterie; riscontrabile nella composizione di speciali vetri e, in …

LAMA

lama con nodi doppiati d’amaro s’incunea iniqua todiante in opposto limite subitanea mentis se pure il dito incide violando su crampi pungenti   [senti la voce china chiassosa col pianto sul sasso] pur sapendo oltre limite ambiguo lama lama e saccarosio saccarosio su lama limitando il sanguinamento sia dolce l’amaro …

IL VESTITO BIZANTINO – 50

La nuca nella rogna di campare Passeri di nidi fidi privi al volo Ché forti istinti dolgono. Goda la rupe non volerci Mai rendita di morte la comune Muta d’àncora camuffarsi. Fulmineo occaso la sfera magica Dove si gira contro il rapimento Del collasso giovane maniglia di Soqquadro.

LA SIGNORA DEL PIANO DI SOTTO

Al piano di sotto vive un fantasma, la Signora Drubisich. Ogni mattina, quando esco per andare al lavoro, la vedo sul terrazzo mentre annaffia i fiori e la saluto con un gesto della mano. Lei ricambia con un sorriso. È una cara persona e noi condòmini chiudiamo un occhio sulla …

CIELIBLU DEI CANTONIERI

I tic di tutti gli abitanti di Acqualagna si trovano ogni sera sulla 17 Appulo-Sannitica in un fosso di guardia. Discutono. Progettano il futuro dei figli. Bevono deliziati una birra dopo aver tirato senza tregua, per ore e ore, una porzione di corpo umano. Accanto, si riuniscono tutte le mani …