cos’è dolce nei giorni di festa

Di concupiscenza avevo negli occhi un sacchetto di mosciarelle, rigide e rugose, il giallo più giallo. Sotto i denti crecchiavano di dolce, un sapore indistinguibile, le mani traboccanti giuggiole, dalla bocca mi uscì Corbezzoli!, e i frutti scivolarono in disordine sulla lingua, tra le papille. Atterrarono a piedi uniti nel …

ECCO

chissà come e da dove  la varietà d’erbe ai margini del marciapiedi lungo i muri mal curati e l’asfalto sconnesso   quando il bancomat smise di funzionare lasciò il posto alle vetrine di un supermercato   un modo come dire si aspetti il peggio

TU RISA

Sfioriamoci fino a sfinirci. Guardiamoci negli occhi come fanno gli innamorati della prima ora. Senti il sole quanto brucia accanto a te. Non guardami ancora. Mi uccidi. Sappiamo quanto amo flagellarmi. Quando sarà il tempo di dirselo davvero. La carne trema. Il cuore riposa. Poi batte. Poi scoppia fino a …

LE SEDIE NON SANNO CONTARE

le sedie non sanno contare, arrivare approssimativamente al totale. la casa, vista da fuori, è ferma, ipnotizzata dalla danza delle luci al neon: c’è (finalmente) una lentezza misteriosa, una pellicola gioiosa che implode, i suoi sedimenti esausti, una sfocatura. intorno, ed eterno, al tavolo ci sono due mondi protetti da …

LA PLATINA

  Sappiamo, in generale, che nei nani di essere umano la sede della Fisica è nella cassa del timpano dell’orecchio. Nei giganti, risiede nel muscolo superiore dell’occhio. Sappiamo che le unghie di un adulto medio ospitano fino a 37 strati di melassa, una quaglia, 25 formiche legionarie e la Metafisica. …

da I GIORNI QUANTI (81)

“Ce l’ha almeno cinque centimetri più lungo di quello di quel fango di Carlo. Oggi quasi trecento grammi in meno”, così nel diario di una ragazzina la ricerca di dio non ha speranza. Tento di diventare dio ogni giorno. Quando mi faccio la barba. Circa 9000 giorni che tento di …

SPIEGARE A UN TAVOLO PERCHÉ NON È UNA CASA

A Benedetta     È per il legno che sei. Sei legno, come le travi di questo tetto, ma non come le travi di questo tetto: piuttosto come travi senza tetto. È che le cose ti succedono sopra: sei legno e le cose non ti succedono sotto.

da INSETTI (2002)

*   dico a cyl – ora sei più alto cyl sorride a se stesso gli dico – sei anche più pesante fa una smorfia poi cyl paga e mi cede il passo gli dico – i gianduiotti non sono fondente mi guarda con la bocca piena gli dico – …

CERCANDO LAPILLI

cercando lapilli creando blasfemi si rivolgo a te il mio dire irato urtato radiato e traumi postumi non serve la cruna mancante o il flagello dell’osso sacro mi fu retro-guardo e taccio     (da CONTRASTI, 2012)

numerologie

combattere abbattere parole. scrivere eternamente in cinque stili unici che ripetono i cinque elementi essenziali che Esso dette a questo universo. gli universi sono sette e ognuno di loro ha cinque elementi essenziali che Esso dette a ciascuno dei sette universi. tutto è descritto da queste sette parole descritte in …