SOUVENIR

piccoli vulcani sul comodino guardiani diurni delle mie consapevoli prigioni sentinelle notturne delle mie tentate evasioni soprammobili di lapilli e lava allarmi luminosi della catastrofe annunciata segnaposti incandescenti sulla tavola imbandita materia memorandum di realtà ad arredare le mie stanze dal cuore dell’oceano onde anomale investono le fragili architetture della …

ORA IL SILENZIO

ora il silenzio impone ossessione pragmatica omnia forse inspir’ando two lights two lights e il coraggio ululato a paure pure nei purulenti punti       (da CONTRASTI, 2012)    

ERBA ALTA 3.0

Piastre e piastrelle scaricate lungo il greto. Opaco lucido inerte che ingombra il letto con spicchi di decoro-decalco-mania e timbro di produzione. Inerte negli isolotti sparsi, tra l’enagra e l’erba fata. Prostrate dalla piena, in acqua eterodossa, rucola, artemisia e menta flottante verso riva, predelle di sacro semprevivo sui sassi, …

IL VESTITO BIZANTINO – 56

Marsupio in pio stare questo diletto Del giardino manicomiale mia la tregua Di abbellirti madre di ritorno Dopo la morte focale e redditizio Il diavolo loquace come un express. Squinternata diaspora la mente Dove l’approdo è oasi burlesca Scalo merci senza fragranze. Se a dirotto l’altare vuole fiori Qui i …

FUORIESCONO CAVI

  Fuoriescono cavi da una legislazione debole da un’argomentazione destrutturante e riepilogativa.   C’è un tavolo da lavoro [intatto] per una presa di posizione e per una sintesi poetica inebriante. I sistemi di visualizzazione si rendono permeabili (antesignani di artifici variabili e a tratti invisibili). L’ornamentazione ha carattere geometrico e …

fa capire (da INSETTI 2002)

fa capire che ce l’ha con me mi parla guardando una mosca ‘parli con me o con la mosca?’ ‘eh? che dici!’ ride mi guarda mi sento mosca   dimentico delle offese mortali chiamo per nome il figlio che se pure putativo non sarebbe figlio se lo facesse ma non …

29

solo fra le righe si sente confuso   indeciso   sparpagliato                            non sanno più dove e come cercarla né come metterla    se mettercela   incagliata com’è nel presente

n. 94

I piccoli luna park sono quasi spariti. Con l’autoscontro, il tiro al bersaglio e la casa degli orrori. Lo zucchero filato che si stacca a fiori, i vecchi pedofili e i gelati confezionati nei congelatori.       Testo tratto da Pesci di vetro (Gattomerlino, 2020)

CI SAREBBE

Veramente ci sarebbe da aggiungere le mani. Ci sarebbe da togliere capelli e capezzoli e il muscolo sartorio e l’intestino crasso. Ci sarebbe da aggiungere sette clitoridi e un’arteria polmonare. Hai unghie retrattili, occhi invisibili, per questo ti voglio portare con me, chiusa nella scatola dei calzini che avevo raccolto …