Alla follia di Banvard tutti (1)
Questa è una palestra e la scena del film inizia mentre uno dei due sconosciuti sta incollando a terra le linee di delimitazione dei campi da gioco.
Questa è una palestra e la scena del film inizia mentre uno dei due sconosciuti sta incollando a terra le linee di delimitazione dei campi da gioco.
Non hai mai visto quello che vedi ora. Ammirare il volo degli uccelli nelle enormi sale degli aeroporti.
Nel testo cinematografico le scene sono frammenti di un film, la realtà non è mai intera, ma sempre scomposta in dettagli, movimenti, immagini, che sfuggono. È un incontro tra sconosciuti, c’è un’idea di attesa, di possibilità, che si incrociano senza appartenersi.
Non hai mai visto prima quello che vedi ora.
Nel film è la successione delle immagini, come esse si pongono l’una dopo l’altra, dice lui. A lei sembra di parlare con uno che non capisce.
In questa scena del film, i due sconosciuti producono produciamo, abbiamo le immagini per evocare e rendere presente ciò che è assente.
In questa scena del film, il rapporto tra ciò che vediamo e che sappiamo non è definito. Ci accorgiamo che potremmo essere a nostra volta visti. I due sconosciuti, quando provano a comunicare, finiscono per parlare non tanto l’uno con l’altra, ma agli assenti.
In questa scena del film quel che si scrive prima o poi accade.
In questa scena del film i due sconosciuti si incontrano di notte in un bar. Si prendono per mano, si fanno strada tra la folla. Fuori piove, nevica. Uno scambio di nascondigli dove ciascuno diventerà introvabile. Tutto si confonde. Prima del silenzio, prima del sonno. Tutto sembra combaciare per un …
Saint Paul De Vence In questa scena del film, mentre i due sconosciuti parlano di K. alla piccola scultura dalle sagome rotanti di Tinguely qualcosa nell’aria continua a baciarsi. In questa scena del film, lei si infila nella maschera da coniglio, insieme a lui.