Alla follia di Banvard tutti (4)

In questa scena del film è inverno a Berlino. Durante il breve tragitto in metropolitana, lo sconosciuto disegna sul libro. Poi, giorno dopo giorno, colora con calma. Una volta finito, le dice: «mi sono chiesto se fosse giusto mandartelo. Appena mi sono accorto che ci stavo pensando troppo sono andato …

Alla follia di Banvard tutti (3)

In questa scena del film entrambi gli sconosciuti hanno una prenotazione per Tinguely la domenica pomeriggio. Invece, è sabato mattina quando la sconosciuta decide di andarci subito per non trovare nessuno.   Sentire la distanza prima dell’avvicinamento.

Alla follia di Banvard tutti (2)

I due sconosciuti scorrono le scene del film lievemente sfasati Milano, Venezia, un paesino sul lago di Garda, eccetera. Lo scarto minimo si ridurrà fino a trovarci nella corsia parallela dello stesso market e poi addirittura nella stessa e poi sullo stesso taxi, nello stesso albergo.   In questa scena …

Alla follia di Banvard tutti

Nel testo cinematografico le scene sono frammenti di un film, la realtà non è mai intera, ma sempre scomposta in dettagli, movimenti, immagini, che sfuggono.   È un incontro tra sconosciuti, c’è un’idea di attesa, di possibilità, che si incrociano senza appartenersi.

alla Follia di Banvard 7

Nel film è la successione delle immagini, come esse si pongono l’una dopo l’altra, dice lui. A lei sembra di parlare con uno che non capisce.

alla Follia di Banvard 6

In questa scena del film, i due sconosciuti producono produciamo, abbiamo le immagini per evocare e rendere presente ciò che è assente.

alla Follia di Banvard 5

In questa scena del film, il rapporto tra ciò che vediamo e che sappiamo non è definito. Ci accorgiamo che potremmo essere a nostra volta visti. I due sconosciuti, quando provano a comunicare, finiscono per parlare non tanto l’uno con l’altra, ma agli assenti.