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Condizionato da lacrime e singhiozzi, mi (p)unisco prontamente al sole brusco del dolore. Ma poi, a detrimento dell’autolesionismo che vige nell’esilio, il ricordo del passato luminoso, e di come sia fuggito piantandomi alla svelta, ritorna ad irritarmi, ritorna a provocarmi e quindi mi consolo. «Sì,» –difatti esclamo– «m’appare …