* * *

  Condizionato da lacrime e singhiozzi, mi (p)unisco prontamente al sole brusco del dolore.   Ma poi, a detrimento dell’autolesionismo che vige nell’esilio, il ricordo del passato luminoso, e di come sia fuggito piantandomi alla svelta, ritorna ad irritarmi, ritorna a provocarmi e quindi mi consolo. «Sì,» –difatti esclamo– «m’appare …

* * *

Mi dànno compagnia (e fastidio, soprattutto) ricordi sconosciuti come un incubo (ambientati, stranamente, in un passato consanguineo del mio corpo).

E’ QUESTO MARE ALLA DERIVA

È questo mare alla deriva che rende ogni rotta prima giusta, poi sbagliata. Non è possibile raggiungere la terra; nessuna proda ci sarà più preda: neanche la riva più rozza ed arrangiata.

* * *

Son le giornate d’ozio che mi tengono lontano dal futuro. Per sempre, magari. Ma non riesco più ad epurarle dalla mia esistenza, per il semplice motivo che a dirimere gli ostacoli non sono granché bravo. Così resto inutile nel mio studiolo ai limiti del buio, piangendo malinconico –e senza meta– …

* * *

Ti amo poco. Però da sempre. E sempre non è poco.

* * *

Si chiama poesia (e)spiare gli errori della gente?

* * *

Da tanti anni dorme trafelato: sferra sogni a tutti gli incubi e ha una notte per capello.

* * *

Mi dànno compagnia (e fastidio, soprattutto) ricordi sconosciuti come un incubo (ambientati, stranamente, in un passato consanguineo del mio corpo).

* * *

I Nel corso della marcia, esplode l’intuizione! La fatica mi s’addice: i passi mi portano in trionfo sulle spalle (le loro, si capisce); intanto il complesso dei chilometri cammina al posto mio (imitando i motori a curvatura). Ciononostante desidero andar via dalla ripida salita e raggiungere una meta od un …

* * *

  Lo dimostra il trapasso dal giorno alla notte che la luce è un fenomeno singolare alquanto: quando sbiadisce, si fa corvina; e se alle venti prelevo, dai gesti di casa, campioni di tempo (detti secondi), trovo in ciascuno tracce indiscusse delle tenebre che vedo là fuori (quelle cupe, quelle …