QUAL’E’ LA STRADA PER
Scendi alla stazione di Come sei finita lì Qual’è la strada per Qual’è il sogno che ti Perché dimentichi di Perché perdi le Così vogliono Così vorrebbero Puoi ridiscendere Puoi scivolare Anche cadere Con brio
Scendi alla stazione di Come sei finita lì Qual’è la strada per Qual’è il sogno che ti Perché dimentichi di Perché perdi le Così vogliono Così vorrebbero Puoi ridiscendere Puoi scivolare Anche cadere Con brio
Dovessi perdermi Né acqua né saponi Lubrificanti Capelli unti Pelle disintegrata Custodita da vestiti disintegrati Unghie nere Nuovi odori promettenti Odori della solitudine Dovessi perdermi Saprei ritrovarmi
Vortica in testa Intrica i capelli Offusca l’ovale delle facce Scompare nuda tra rami e alberi Curiosa tra le gemme Impazza tocca Disegna natiche in movimento Si insinua nelle narici nelle orecchie Scompone flussi nel cervello Una mano penetra la sua natura estrema Una serratura al vento
Metti in ordine l’ordine Il premier il vice il segretario La rastrelliera luccica I granelli di polvere fugati Tutti Il silenzio singulta Pariglia con un fischiettio annoiato Stanco Poi rimasugli dettagli Privati del dettaglio Il nodo scorre Sul silenzio padrone Libero Sorveglia il cadavere
Uscire dalla cerchia Dalla fotografia della fotografia Della gallina che becca Dalla bambola di pezza Tra le ovaiole all’aria aperta
Tantissime lune passate Continua a intrufolarsi Tra lui e me Mi osserva dal cuscino bianco Dove lui bianco è ramingo nella notte Sulla sua testa lo coccola Gli dipinge sopra Colorati scenari rococò Di getto poi sulla mia testa Nell’acquitrino del canneto Dove l’aria si smussa I rumori ronzano Dove …
Ho dormito con una mosca Non invitata Sul cuscino bianco Accanto la mia testa Mi osserva discreta Poi a spasso in bagno alla finestra Sulla mia testa Un bacio una carezza Di nuovo sul cuscino Tra me e lui Silenziosa, nera
Le mani affogate nella melma necessaria come l’olio i vermi della radura sfaccendati i funghi spopolano sfidando gli architetti del pianeta che battono tappeti contro le ringhiere dei balconi occhi indiscreti sbirciano la vita dirimpettaia la tranciano l’omino si sperimenta sul marciapiedi non guarda corre corre insegue i suoi piedi …
Il sogno langue nel sangue Nel battito di farfalla fagocita esangue Il ladro pingue che grugna Nella palude che esala sapori E nel sogno si ungue Scalpita in lazzi e frizzi Attizza ciò che guizza Sul confine dove scappa E le cose scaglia E nell’aria ritaglia La lucertola che sulla …
Due donne canute Ottantanove Novantacinque Occhi spenti Fessure di prato Affollate di chimere Luce di bastone bianco Due donne sedute Su sedie centenarie All’angolo della strada Dove il sole abbatte Il loro freddo Un passante Che fate Sorde rispondono Guardiamo la giornata che passa