CERTEZZE

Carla si avvicina alla finestra come ogni santo lunedì al mattino mentre passa un auto
targata Roma Milano per Berlino alle sette e quarantatré in punto mentre un caldo rovente
fuma dalla caffettiera in fiamme che urla come un treno correndo su rotaie arrugginite di
passeggeri che dondolano su zaini a spalla sfibbiati al tal punto da permettere ad un
clochard di colore che vive per le strade dorate al sole di Manhattan su balconi con vista
vetrata cielo intenso di introdurre guanti bianchi su soldi privati da pensieri presenti ed
attenzioni mancanti da dirsi che il cielo brilla di giorno e si incupisce di notte mentre tutto ma
proprio tutto ad una certa ora del giorno seguente per l’altro ancora fino all’imbrunire del di
futuro era già previsto. Si, era già tutto previsto.