CINTHYA

Prese le dita, le infilò in una busta e le spedì in America. Non ce la faceva più a continuare in quel modo. Solo mail, social, inutili colloqui in webcam. E lui: costretto nel letto, immobile, per via di quella malattia degenerativa.
Non ne poteva più. Cosi, almeno, se non altro, i suoi polpastrelli avrebbero finalmente potuto carezzare le sue guance di pesca, il viso rosato di Cinthya, quel suo viso da angiola postnucleare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

COPPIAMISTA
Io sono Riferimento A Berenice Indipendente. 5 piedi, 198 libbre. All’incirca 10 alla 15 di atomi. Mangio poco. Bevo niente. Read more.
UNA BORSA CHANEL VORREI
Una borsa Chanel vorrei per scontare la mia pena sessanta euro alla psicologa e sei mesi di consulenza e dieci Read more.
Un teatro V: una linea che insiste nel silenzio
attraversiamo una strada di nebbia, il paesaggio è bianco-luce acceso, tutto intorno è una linea che appare e scompare a Read more.
LOMBAGGINE DA CONDOMINIO
Nella trigonometria della mia colonna vertebrale, come in tutte le scale, in particolare la scala F, dove io risiedo, è Read more.
on/off
Ha sempre cavalcato come scienza anziché mettere in atto l’orizzonte storico circolare sempre attribuito al cancellarsi relativo alla trasparenza della Read more.
da I GIORNI QUANTI (94)
La marmellata nera avanza tra gli interstizi del pavimento della casa del chimico e di sua moglie. Per il momento Read more.
ELEGIA DELL’ACQUA
Non è sul mare Lecce, ma lo chiama e gli avvia camionabili: quando tentò la scrittura prima la mente e Read more.
SETTEMBRATA (6)
L’aria condizionata da poco sollievo e in compenso fa un rumore assordante, questo però non frena la mia voglia di Read more.
ARCIPOETA (da INSETTI 2002)
archipoeta di colonia alano di lilla   ‘il mondo corre via’   fit flos fenum il fiore diviene fieno   Read more.