Capitolo primo: una giapponesina suona una nota con il suo fischialetto e il suo cane la riproduce con la zampa sulla tastiera della pianola elettrica. Solo che il cane indovina non perché abbia orecchio musicale ma perché obbedisce al comando vocale che la giapponesina, furbescamente, anticipa prima di fare sonare la nota.
Capitolo secondo: della canilità che gira su fb c’è da sospettare che la supposta intelligenza dei cani sia superiore alla supposta intelligenza dei loro padroni che, per sopperrire ai vuoti di amore, li ammaestrano. Come mi manchi Nando Orfei.