da I GIORNI QUANTI (6)

Ci sono carte che reggono meglio l’umido e carte che lo soffrono particolarmente. Dirò di più, certe farfalline o insetti della notte sono superstelle. Che in più delle stelle, grazie ad una semplice lampada a gas, si muovono, ruotano, scompaiono.

Dovrò rientrare, come carta sensibile all’umido della notte, o come carta resistente?

Le punte degli occhi.

Uno sbadiglio non sarà mai un fischio assordante per le formiche di casa? E un rutto acido non sarà un tuono velenoso? E uno sgracco sanguinolento?

Lascio il libro che meno mi piace all’umido. Così lo punisco.

Notte di San Lorenzo l’altra notte. Una di queste stelle, una di queste notti, cadrà, mi cadrà addosso.

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