Cristalli di enigmi voltarti
Lo sguardo retro di chi sa
Già marce le gioviali canne
Spaziate sul greto del fiume.
Sazia di creta di fango
L’errabonda fiaccola del sale
Fotografia perpetua di morti,
Angelo d’occaso consola chi è
Porziuncola che coli d’eclissi
Visibilio i giocattoli arcobaleni.
Chiunque tu sia inòltrati
A quietare l’ambascia che brucia
La cialda della madre appena morta.