da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.69

In un giorno di sorpasso

Persi la resina della pineta

Il violino all’angolo del muro.

Da allora somiglio al dolore

Al parco vuoto di morire spesso

Dietro le corse delle biciclette.

Oggi un ossobuco mi rimane

Enorme anello di fidanzamento.

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