Svenderò l’ora inquieta
La strofetta che resta ai moribondi
Basata sul cancello sbarrato.
Avaria la flaccida diagnosi
È morire che avventa l’unghia.
Tanto bracalone l’eremo ferale.
Lacrime di sortilegio esser
Stata figlia di pazienze nulle
Frodi le elemosine fin da sùbito.
Le grotte avvengono padrone pessime
Scismatiche le rotte di non poter
Partire. Addio è comunque recidivo.