“Domamde legittime 4” di Gaetano Altopiano

Per capire realmente quali straordinarie, illimitate possibilità ha il nostro cervello non occorre andare tanto lontano: possiamo verificarlo ogni giorno. C’è un’azione che per la sua apparente banalità mi risulta essere passata inosservata ai fini di uno studio. Essa avviene senza l’ausilio dei cinque sensi ma attraverso qualcosa che ricorda pressappoco il sistema “radar” dei pipistrelli di cui sappiamo, a oggi, l’uomo essere privo. Guardando dritto davanti a me, senza aver mai misurato l’altezza di un gradino, né la “pedata”, né ancora inclinazione e lunghezza della rampa della scala, né avere calcolato la velocità del mio moto rispetto al piano di appoggio che accoglierà a cadenza regolare l’impatto del mio corpo in movimento, com’è possibile, mi domando, quando faccio le scale di corsa, che il mio cervello faccia alzare il mio piede né più né meno che l’altezza necessaria per evitare l’impatto e con tale repentina e precisissima azione?

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