Don Tricomi fu professore a me, negli anni liceali del Don Bosco. Di lui ricordo la tunica oleosa brillantata di forfora, le parole nevvero e negletto, e l’abitudine di prendermi a braccetto quando doveva rimproverarmi il mio cattivo latino. Per Don Tricomi, per il bene che gli voglio nei secoli dei secoli, ho tradotto dal latino, nel mio italiano cattivo, un verso del Cantico dei Cantici, in odio a quel diavolo passatista di Cesare Angelini. Introduxit me rex in cellaria sua – Il Re mi fotte nella sua fica.
DON TRICOMI di Francesco Gambaro
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3 Gennaio 2025
il modo in cui entra nel compatto la traiettoria che deve seguire fin dove può arrivare il flusso scompare al Read more.
C’È POCO DA FARE
3 Gennaio 2025
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LE MENUET
3 Gennaio 2025
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FINO AL MARE
2 Gennaio 2025
D’odore del mare. Mi riempivo di narici e sale fino a sentirmi male fino ad annegare salinato fino al culo Read more.
CONDOMINIO ENIGMATICO
2 Gennaio 2025
A un certo momento, dato fondo ad Acrostici bizzarri e Spigolature, si è di comune accordo optato per un rigoroso Read more.
esercizi senza esercitare
1 Gennaio 2025
1849 december pale everywhere something has to be the worst because winteroads because who everybody knows la carta da parati Read more.
SETTEMBRATA (8)
1 Gennaio 2025
Chi si salverà? Mi chiedevi ossessivamente ogni mattina. Non sapevo risponderti, anima senza spirito. E non sono in grado di Read more.
MESSAGGI
1 Gennaio 2025
In questo quartiere abitano nove trapezisti e una bicicletta rotta. Non esiste acqua corrente e le fognature sono intasate. Affidiamo Read more.