Dove sarò scappato. Ci sarà qualche fotografia. Un cartone animato. 200 sagome tra via Saverio Scorfani e via Sampolo. In un orario impossibile da dirsi. Senza biglietto. Senza biglietto non può salire su questo treno maestà.
Il dolore scende sottacqua come un pesce. Adesso non sente i contorni elastici della maschera né i famosi testicoli dorati. Scende per imbalsamarsi nell’acqua, tra ossa cortesi e palpebre infingarde. Fa male scappare senza una guida sensibile agli auguri di natale. Ma siete voi Natale maestà.
Le rovine del regno complicano il nodo della cravatta. Ricordo che venti anni fa arrotondavo lo stipendio annodando cravatte a facinorosi di alto rango. Spiccavo tratta ma, al momento di incassare, scappavo. Guardate il re, si allaccia da solo le cravatte senza cadere. E poi scappa.