EGEMONIA SCENICA (CON TRASALIMENTO)

Egemonia scenica [con trasalimento]. Nell’aratura. Nell’eloquenza immota risospinta verso alleanze umane. Tipizzazioni delucidanti come bagliori magici risalenti il mare.

C’è un sovvertimento. Dietro il nostro vissuto. Nel poter essere. Nel tramutare i gesti in azioni drastiche ma veritiere. Una finzione non potrà infatti unirsi alla varietà della capsula giornaliera. Limpido  avviamento congiunto:  nell’asciugatura si ricompattano le antinomie sommerse  o anchilosate da una rigidità climatica esterna.

Sbavatura gioviale. Mi portavi il piatto dell’irriconoscibilità sul viale simbiotico privo di infrastrutture. La gamba scarna è accecata dal crepitio insapore o meditabondo di un dubbio ansante. Tra le sedute con spaziature ampliate ti conducevo sul lato esterno della mia mano avvolta verso un istante sapido, non compensabile. In una sommatoria di sonorità nascenti l’apparente attrito del tuo riscontro fermentava per rifiorire sul dorso algido dell’inesplicabile.

L’incontro è un varco insostituibile: è un frutto acceso dentro i confini di una degustazione ampia del  passo vitale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

LA POTENZA
la potenza al susseguirsi indaga proiestorie ferrogrigie in formo grafie fitte al tatto che nega se ne punti sottratti serpentini Read more.
GLI INCONTRI
gli incontri sono occasionali, lui dice solo quanto sei bello smette e non mi guarda più — per favore vuoi Read more.
da I GIORNI QUANTI (103)
Il singhiozzo. Ti sei mai chiesto cosa veramente sia. Senzascomodarefroid. Non dirmi che ti dispiace. Non dirmi che ti dà Read more.
il gatto insegue (da INSETTI 2002)
  settembre 94     il gatto insegue la foglia copre il giudice scruta la virgola aspetta il punto arrivo Read more.
IL RITO DI PLINIO
Con il risultato che il giorno dell’assemblea la sosta da Plinio, il barbiere all’angolo, era tappa obbligata per i condomini, Read more.
un teatro (X): sulle cime di certi ghiacciai estinti
si danno per certi alcuni fatti, come quella volta che si andava a toccare la neve al mare, era gennaio Read more.
CAMMINARE
Io, quando cammino da solo per strada con tutte quelle vetrine fitte fitte piene di occhiali e bignè, a volte Read more.
Onirica  θ
Mi attaccavano dei vampiri. La notte era buia, senza luna, senza stelle. Intorno non c’erano alberi e l’erba non cresceva. Read more.
alla Follia di Banvard 8
Non hai mai visto prima quello che vedi ora. Read more.