ELEGIA DEL LIEVITO-MADRE

Lecce non è un’ombra dell’inutile

ma costanza degli addii e labirinto

di segretissime terrazze.

 

Speciali, al Sud, le terrazze strette o vaste

in cima alla mattinata, poi alla notte:

la luce canta tenendosi le mani in grembo

e la terza mano ad accarezzare la mente

così per libertà e gioia d’essere viva –

 

speciali le terrazze con lenzuola stese ad asciugare

 

e vaste craste di basilico –

 

se allungo le dita tocco il campanile dello Zímbalo

se tocco il campanile dello Zímbalo s’inarca

la scrittura e Lecce lievito-madre odora

di vastità.

 

Quando accendevo la radio

vedevo il mare piegarsi come un lenzuolo da riporre

nel cassetto: ma quell’increspato verde era anche

il bianco della calce dato alle corti e l’oro del tufo

delle Chiese matrici

perché

l’acqua del mare-sale è nel Salento matrice

e tuorlo e γένος e grafema.

 

Ho bisogno di un quaderno di poesia per

imparare il pensare e il dire

e affidarmi a questo ventoscrittura

 

–  –  –  una cisterna a lato dell’andito, un ballatoio di servizio,

un budello di gradini conducono

all’oltre:

 

varcano.

 

 

(DA LECCE NON È – NOVE ELEGIE)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ORA IL SILENZIO
ora il silenzio impone ossessione pragmatica omnia forse inspir’ando two lights two lights e il coraggio ululato a paure pure Read more.
Tentativi di golpe fungino. 2
. del poco cinema avvistato] del miraggio mondialpol promemoria] acutil bromometil vista lago della città serve lo scalo un ciclo Read more.
da I GIORNI QUANTI (110)
“Siamo troppo lunghi dentro letti in asse, o troppo accucciati nelle poltrone tonde. Eppure avevi belle spalle, poco fa.” I Read more.
UN IMPASTO
8.94   un impasto in forma di susina croccante sapore morbido di pistacchio zuccherato vanigliato di colore avorio bruciaticcio un Read more.
Portami a ballare un finale diverso (8)
Spegni la luce prima di uscirmi dal cuore, qualcuno sennò potrebbe pensare che sia ancora occupato. Colpiscimi e stordiscimi, se Read more.
ASTRAGALO
Non so cosa pensano gli altri del proprio letto, magari nemmeno ce l’hanno, un letto, e perciò mi riesce difficile Read more.
Un canone sul pericolo di piacere I
Occhi pinare sput e qui lavoro leggondi are su tutte  le fedi e le divise ca ssiamo fare con gli Read more.
CHECK-OUT
24 non sono bravo con gli addii con 12 niente stasera portami a vedere un film sdraia il tempo a Read more.
ORA CHE NON PASSA
e taglia il fiato, s’arruginisce di bestemmie, s’infanga di rabbia, il Capo. Non ci arriva a trent’anni, ma suo padre, Read more.