Oggi, solitudine, ho deciso di crederti
In una barca così oziosa che sanguina all’inguine
Come il martin pescatore col filo cruento
Del nolo che infila la cruna dei pesci-sfinge…
(Sul lago di Tiberiade ha un suo remo roano
La barca dei dodici con quell’ospite strano
Che in piedi sullo scafo mi fa segno e ne tremo
Se con la stola del forcipe, la buccia dell’amo sovrano…)