I MIEI OCCHI SONO TORNATI ALLE SETTE

i miei occhi sono tornati alle sette, e cantavano “e” e una lettera maiuscola, denti oceanici e le mani piene e felici. la notte è per gli scheletri di belle ragazze: molte rughe vincono, minacciano, illuminano la mia versione privata della dichiarazione di risate, lozioni oscillano copiosamente, l’abbigliamento da aviazione brutalista è universale. le loro mani si inginocchiano davanti allo screen saver. nessuna freccia vola intorno a me, il “perché” matematico mi è estraneo. nel parco giochi della città pendono e gocciolano i cappelli, come su un orologio; dopotutto, cari bar, anche sui miei occhiali si formava il sudore di ballerini silenziosi. i miei occhi di tanto in tanto tornano alle sette, e svegli e deboli fino alle ossa e in esaurimento nervoso a causa di queste diete da fame. stanno seguendo le orme dei viaggi nel mondo?