IL CUCCHIAINO della domenica: (cimitero di San Michele, recinto XV – settore evangelico)

Non posso dire di avere provato la stessa emozione che provai davanti la tomba di Pound. A dirla tutta ho un ricordo vago: temo persino di non essermici soffermato. Eppure Iosif Brodskij è sepolto a due passi, anche lui nel recinto XV – settore evangelico del cimitero di San Michele, e certamente gli avrei fatto la visita che meritava, l’avessi conosciuto e amato come l’ho conosciuto e amato dopo. Che faccia abbia adesso? E’ improbabile sia la stessa di allora, considerato che è morto da 23 anni e due mesi. Assurdo, poi, pensare possa bere ancora vodka o fare bolle di sapone, nemmeno sottoforma di spirito. E’ solo in un paio di poesie che mi è possibile ancora incontrarlo com’era, anzi, per l’esattezza, in una: stretto in un abitino blu mentre è in viaggio verso l’amata Cape Cod – “l’uomo riflette sulla propria vita come la notte sulla lampada” – ma anche sulla propria morte, aggiungo io. E infatti lui rimugina sugli anni passati dal quel giorno, che sono 23 dicevo, ma stranamente non ne cava fuori nulla. Mi da’ una pacca sulla spalla e mi sorride: per essere stato, o anche solo passato davanti la sua tomba.

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