IL MIGLIOR VINO

Imparai che il miglior vino è quello acetoso di casa, che il miglior wiskey quello che costa meno, che le migliori ficcate quelle con donne grasse e flaccide, che le migliori macchine quelle che si bloccano fumanti a dodici chilometri dalla festa, che il miglior spinello è un joint che mi tolse il fiato come zolfo aspirato da una botte destinata al vino perpetuo, che la migliore autostrada è quella da una stanza qualsiasi al bagno, che il miglior materassino sgusciante a mare è quello che ti trascina dove tra un po’ mancheranno forza e fiato, che la stampante non è migliore del ciclostile e che io adesso non è migliore di prima, che tutto è un girotondo intorno al mondo, che se peschi cacci ma se cacci non peschi, che avere fame é avere sete, puoi succhiare dalla carne puoi masticare acqua dalla rugiada, alzare la spalla sinistra, muovere il ginocchio a sproposito, imitare il verso del fringuello, soggiacere alle scale del pianoforte dalle ventimila ottave, che alzarsi presto la mattina è un acuto di capodanno. Imparai che il miglior caffè non era quello appena uscito ma quello riscaldato.

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