“Il movimento del vento” di Gaetano Altopiano

Potremmo dire, condividendo l’ottavo verso della “Sconfitta”, poesia di pagina 13 della raccolta Dalla vita degli oggetti di Adam Zagajewski, Adelphi, che “solo il vento è immoto”, senza timore di smentita. L’affermazione è vera, oltre che bella, e solo all’apparenza paradossale. E’ un falso ossimoro. Nella scienza sperimentale, dove un principio è indimostrabile in senso assoluto ma viene assunto per vero in base a tutte le osservazioni che lo verificano e viene meno in presenza anche di una sola evidenza sperimentale che lo neghi, sarebbe impossibile dimostrare come vera l’affermazione: “il movimento del vento”, poiché l’unica condizione contraria verificabile (il vento non si muove) negherebbe la prima rendendola indimostrabile in senso assoluto: se il vento è fermo, infatti, non c’è vento. Il vento non esiste. L’indimostrabilità dell’affermazione “il movimento del vento” ne sancisce, di conseguenza, la falsità: riferire un fatto simile come vero in senso assoluto è falso. E dato che “falso” altro non è che il contrario di qualcosa che si suppone vero, “solo il vento è immoto”, per quanto contraddittoria è senz’altro un’affermazione vera.   

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