IN ORDINE SPARSO

Assisto al crollo della villa barocca per fermentati vaghi infiniti nel parco. La montagna di depliant è franata dal piano nobile, andando fuori di sé, fuori garante, contro il cedrus atlantica. Zampettano le ragionate ipotesi, mentre i conigli sloggiano in radura. Estinta la paura del ringhio è libertà per tutta la contrada, forse? Forse ritorno al luogo in ombra dietro la casa antica dov’è moria di muschi controluce e di stoviglie alla gronda bagigi. Ma come svuotare la casa che traballa scegliendo in Tacuina Sanitatis tra pagine, l’ingenuo fuoco salvavita?