IN RITARDO (2)

vuoti il sole

mentre spicchi il volo

prima di posarti

(ma ti posi mai?)

e sull’aria flottanti

le tue gambe di gelsomino

beffando il tempo e  la sua musica

 

vuota il sonno

disseminato di chimica

e di miao-mao ridestato

dalle languorose fisarmoniche

dell’angolo parigino

che scomparivano

prima di apparire

 

mi telefono per sentirti

e pacificare la mia inadeguatezza

che tu sai accarezzare e cantare

dovunque ti trovi

miobelpandarancio

 

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