La mia fermezza da giorno ventilato ora si infiltra tra le sabbie mobili del mio tavolo accigliato come le radici di quelle libellule che sanguinano fino a bruciare. Ai vecchi tempi delle email mi esercitavo ad andare in chiesa che era una buona cosa per i miei bicipiti da cameriera. Le arringhe di mia madre stoppavano l’erudizione adolescenziale sulla droga. In estate smagnetizzavo il mio diario su litorali di autoaiuto e invece adesso sembro un topino che ruba scarti di stelle.
LA MIA FERMEZZA DA GIORNO VENTILATO
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29
26 Novembre 2024
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n. 94
26 Novembre 2024
I piccoli luna park sono quasi spariti. Con l’autoscontro, il tiro al bersaglio e la casa degli orrori. Lo zucchero Read more.
CI SAREBBE
25 Novembre 2024
Veramente ci sarebbe da aggiungere le mani. Ci sarebbe da togliere capelli e capezzoli e il muscolo sartorio e l’intestino Read more.
TASCHE D’ARREDO
25 Novembre 2024
Se sapessi come mi diventano gli occhi quando sposto il baricentro e il cielo. C’è una ruga che si intreccia Read more.
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NELLA MELCINA
23 Novembre 2024
Qui, l’artigiano Koll è in tenuta da cameriera. Porta un abito succinto, un grembiulino e un fermacapelli di Swarovski: si Read more.
da DIARIO PALERMITANO (7)
23 Novembre 2024
In via La Marmora, sul vetro del negozio del barbiere, una scritta avverte che “il rumore disturba, non abusare del Read more.