LA RACCOLTA DELLE CICALE

Finalmente sono riuscito a trascinarmi le cicale da Castelbuono a Tusa. Ora albergano nel grande gelso bianco. Ammassate, come a luglio i suoi frutti, argentano le mie onecchie. A Castelbuono anche i frassini ne lamentano la sparizione sgorgando manna a dirotto. A Pollina piangono meno, anzi se la ridono perché la raccolta delle loro cicale è resa ardua dalla positura apicale, al contrario di quella sfortunata di Castelbuono, noto come “u’ paisi nto vadduni”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SOUVENIR
piccoli vulcani sul comodino guardiani diurni delle mie consapevoli prigioni sentinelle notturne delle mie tentate evasioni soprammobili di lapilli e Read more.
ORA IL SILENZIO
ora il silenzio impone ossessione pragmatica omnia forse inspir’ando two lights two lights e il coraggio ululato a paure pure Read more.
ERBA ALTA 3.0
Piastre e piastrelle scaricate lungo il greto. Opaco lucido inerte che ingombra il letto con spicchi di decoro-decalco-mania e timbro Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 56
Marsupio in pio stare questo diletto Del giardino manicomiale mia la tregua Di abbellirti madre di ritorno Dopo la morte Read more.
FUORIESCONO CAVI
  Fuoriescono cavi da una legislazione debole da un’argomentazione destrutturante e riepilogativa.   C’è un tavolo da lavoro [intatto] per Read more.
fa capire (da INSETTI 2002)
fa capire che ce l’ha con me mi parla guardando una mosca ‘parli con me o con la mosca?’ ‘eh? Read more.
29
solo fra le righe si sente confuso   indeciso   sparpagliato                            non sanno più dove e come cercarla né come metterla    se Read more.
n. 94
I piccoli luna park sono quasi spariti. Con l’autoscontro, il tiro al bersaglio e la casa degli orrori. Lo zucchero Read more.