Malgrado il cospicuo dispiegamento di mezzi, la fame
e la sete non sono più tornate. Fu un vero e proprio
buco nell’acqua, un fiasco clamoroso. Abbastanza forte
da esserne pazzo, qualcuno ne conclamò la perizia.
Si vociferava di una manomissione di prove, nello scarto
perpetuo delle luci. Le attività ripresero regolarmente,
vomitandosi addosso, col fegato in subbuglio e gli omeri
incollati al suo didietro, diarroici e sensuali,
a disquisire di anacronismi o a segare tronchi, nel dono
sincero di sé. Le analisi sul luogo del disastro
lasciarono dubbi sull’accaduto.