Le lacrime delle cose, raccoglierle,
questo il suo destino, si accorse,
nel suo crepuscolo:
vedere negli occhi dei cani
il calore del pianto,
nel fiorire dei frutti
l’amaro dell’autunno,
quando il vento scuote la terra
e galleggiano, mossi dalle onde,
i corpi dei morti, lividi e sordi;
per avere giustizia non basta il canto.