LAVORO INTERINALE

Pian piano Lollo si avvita e si dipana, impugna un crocifisso di ghisa, lo brandisce.
Lollo è liquido e scende la scale goccia a goccia. Poi via di corsa, a cercare lavoro. Interinale, astrale, ancestrale.
“Un lavoro disabile, ma visitabile percorrendo tre cavi di acciaio”, così gli risponde la bella Virgilia, cioè l’addetta alla gestione dei cercatori di lavoro. Stamattina i cercatori non sono tanti, solo cinquecentomila. E Lollo è ben piazzato, davanti ne ha meno di quattrocentoventimila. Molti di questi però muoiono durante il tragitto, altri si addormentano perché il clima non è adatto alla loro epidermide e arrivano in ritardo; e c’è chi si perde per i vicoli muovendo incerto le sue antennine.
Lollo si solidifica e, senza tanti complimenti, si ramifica dentro il reggiseno di Virgilia. Che ne è piacevolmente sorpresa, ma continua a pestare sulla tastiera con le sue dita luccicanti di blu. Un lavoro? “Astrale, magari”, insiste Lollo, arricciando le squame. “Astrale, astrale”, conferma la bella Virgilia, barcamenandosi fra i ripetuti toccamenti. E poi: “Ma toccami piano, dài, che mi sgualcisci la t-shirt D&G”. Per non sgualcirla, Lollo la elimina allora dalla sua portata, la t-shirt schizza via e, già che ci siamo, scompare ogni altro indumento della bella.
Bussano alla porta altri cercatori, saranno quattro o cinque, alti almeno sei metri, code obese da coccodrillone. Fanno irruzione scagliando alla cieca rottami di note musicali e ingranaggi oleosi. “Ho fatto bene a portare il crocifisso di ghisa”, pensa Lollo grattandosi il pelame. E, saltando giù dal bel corpo di Virgilia, rimbalza sulla scrivania reggendo il crocifissone come se fosse un telecomando gigante, pronto al bang.
“Sparite!” urla, pronto al bang.
Ma il bang non ci sarà, perché i cercatori stanno cercando solo birra e Virgilia è lieta di offrirgliene a volontà, prelevando il liquido schiumoso direttamente dalle sue generose mammelle.
Passato il pericolo, la stanza torna a riempirsi di occhiate, toccamenti e sfarfallamenti.

“Però potrei assumerti come cacciatore di cercatori”, fa la bella Virgilia e Lollo, nuovamente liquefatto, si avvita, si dipana, nitrisce per la felicità e prende subito servizio appostandosi dentro una coppa di cristallo posata lì per caso.

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