le poltrone che indossavo per dormire per fare finta di essere grande dovevano sembrare un po’ infantili
all’epoca. ho sognato che non erano diverse da una sedia a sdraio che aveva mio padre, e anche mia
madre diceva che preferiva lavorare sulla sedia sotto al bicipite. una matassa di sogni è un regalo ma i
miei occupano soltanto spazio che avrei dovuto usare per scrivere, all’ingresso dei capelli delle
vertebre. ci sono quattro mura aperte a cui non piaccio perché la mia testa è la corda di un ariete. quelli
che dormono già potrebbero dare un’occhiata e vedere lenzuola precotte sul lato vecchio del poeta,
come dicono i letti.
LE POLTRONE CHE INDOSSAVO PER DORMIRE
VIRGOLA (due)
19 Marzo 2025
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19 Marzo 2025
nel paesaggio io ho cercato di dettare un testo sul paesaggio, appunto, ma paesaggio datato, quindi ho pensato di cancellarlo Read more.
ACCUSSI’
19 Marzo 2025
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IL VESTITO BIZANTINO – 69
18 Marzo 2025
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NIENTE RISUONA
18 Marzo 2025
Trasformando in preghiera le prime parole del Libro, “Signore, sia la luce,” diceva a mani giunte. Perché qui fra le Read more.
MACCHIA
17 Marzo 2025
Si infilò la fedina penale all’anulare destro, poi scappò in Nicaragua. Si finse per un po’ pescatore di pesci vela, Read more.
DUCHILONI
17 Marzo 2025
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LA GENTILEZZA E’ COME UN RAGNO
17 Marzo 2025
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